Cerca e trova immobili

CANTONECaso Rey e ispezione al Sant'Anna: «Bugie sul protocollo ufficiale»

04.10.18 - 10:06
Matteo Pronzini interroga il Consiglio di Stato in merito al controllo sulle procedure di identificazione dei pazienti effettuato 5 mesi prima della vicenda
Tipress
Caso Rey e ispezione al Sant'Anna: «Bugie sul protocollo ufficiale»
Matteo Pronzini interroga il Consiglio di Stato in merito al controllo sulle procedure di identificazione dei pazienti effettuato 5 mesi prima della vicenda

BELLINZONA - Il caso del Dr. Rey «lascia aperti interrogativi di importanza fondamentale nell’ottica della sicurezza dei pazienti». A denunciarlo in una nuova interrogazione al Consiglio di Stato è Matteo Pronzini, che sottolinea come «dalle risultanze dell’inchiesta penale è emerso che, prima di quel tragico errore, alla clinica Sant’Anna non veniva applicata la procedura di identificazione dei pazienti “time-out”, né un'altra procedura standardizzata». Circostanza poi confermata dal direttore sanitario della clinica davanti al Procuratore pubblico Bordoli.

Il problema? Cinque mesi prima dei fatti - era il 13 febbraio 2014 - presso la clinica ha avuto luogo l’ispezione da parte dell’Ufficio del medico cantonale per il rinnovo dell’autorizzazione di servizio. E nel protocollo ufficiale la voce “Procedura Time out” è stato registrata come «conforme».

Una «bugia». Un fatto «sconcertante», commenta il deputato MPS, che chiede all’Esecutivo di indicare se il medico cantonale e le autorità cantonali competenti fossero a conoscenza del fatto che il protocollo «contiene una falsa attestazione» in merito alla procedura e - in caso positivo - quali misure hanno o intendono intraprendere a riguardo.

Le domande dell'interrogazione:

    1. Il medico cantonale e le competenti autorità cantonali sono a conoscenza del fatto che il protocollo dell’ispezione effettuata dall’Ufficio del medico cantonale il 13 febbraio 2014 alla clinica Sant’Anna contiene una falsa attestazione in merito alla procedura di identificazione dei pazienti “time-out”?
    2. Se si, quando e come ne sono venuti a conoscenza?
    3. Quali misure hanno intrapreso, ovvero intendono intraprendere, il medico cantonale e le competenti autorità cantonali al riguardo?
    4. In generale, nell’ambito delle ispezioni dell’Ufficio del medico cantonale ai fini di verificare i requisiti essenziali per il rilascio/rinnovo dell’autorizzazione all’esercizio alle diverse strutture sanitarie del Cantone, quali modalità e quali misure specifiche vengono adottate onde scongiurare il rischio di false attestazioni?

 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE