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L'organo condivide le conclusioni del Procuratore generale circa l’assenza di dolo, anche eventuale, da parte degli interessati
BELLINZONA - L’Ufficio presidenziale del Gran Consiglio «non ha motivo di dubitare che il decreto di non luogo a procedere (quello relativo alla vicenda dei rimborsi spese dei consiglieri di Stato emersa su segnalazione di Matteo Pronzini) sia fondato su un accertamento esatto e completo dei fatti giuridicamente rilevanti».
Condividendo inoltre le conclusioni del Procuratore generale circa l’assenza di dolo, anche eventuale, da parte degli interessati, l’Ufficio presidenziale invita il Gran Consiglio a non impugnare, dinanzi alla giurisdizione di reclamo, il decreto di non luogo a procedere del 25 settembre 2018.
Nel suo rapporto, l'organo ricorda infine che la rinuncia all’impugnazione del decreto di non luogo a procedere non pregiudica «in alcun modo» l’esercizio dell’alta vigilanza sul Consiglio di Stato in relazione agli aspetti amministrativi della vicenda (ambito nel quale la Commissione della gestione e delle finanze si è del resto già attivata), né eventuali conseguenze civili o amministrative derivanti dalla stessa.
Mattei: «Rinunciamo al gettone» - E per quanto concerne le discussioni relative al costo della seduta, Germano Mattei ha proposto oggi che siano i deputati stessi - ad inizio seduta - a rinunciare esplicitamente al gettone di presenza previsto. «Siamo al servizio del Paese e non delle nostre tasche. Personalmente rinuncio già sin d’ora», ha precisato il deputato di MontagnaViva.
