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CANTONE / BERNAQuadri chiede l'abolizione della Commissione federale contro il razzismo

28.09.18 - 09:46
Secondo il consigliere nazionale «l'istituzione stessa della Commissione è un atto di propaganda politica»
Tipress
Quadri chiede l'abolizione della Commissione federale contro il razzismo
Secondo il consigliere nazionale «l'istituzione stessa della Commissione è un atto di propaganda politica»

BELLINZONA - Con una mozione al Consiglio federale, Lorenzo Quadri chiede l’abolizione della Commissione federale contro il razzismo. Secondo il consigliere nazionale «l’istituzione stessa di una Commissione federale contro il razzismo è un atto di propaganda politica: mira a far credere che in Svizzera esista un reale problema di razzismo».

Secondo Quadri si tratta di «una manipolazione della realtà». Un paese dove il 25% della popolazione è straniera e la metà ha un passato migratorio «non può essere un paese razzista». «È poi evidente che un paese razzista non può essere esposto ai flussi migratori a cui è esposta la Svizzera. Vi si verificherebbe semmai il fenomeno inverso» commenta il consigliere nazionale.

Nella mozione Quadri accusa la Commissione di essere «colpevolmente latitante, come emerge anche dal rapporto d’attività del 2017, riguardo al tema del razzismo d’importazione: quello portato in Svizzera da immigrati da “altre culture” che sono razzisti, antisemiti, cristianofobi,...».

Secondo Quadri il razzismo «viene strumentalizzato» dalla Commissione e dalle forze politiche che vi stanno dietro, «per sdoganare una politica dell’immigrazione incontrollata e per stigmatizzare moralmente chi invece sostiene posizioni diverse. «La Commissione fomenta la discriminazione di chi non si accoda al pensiero unico pro frontiere spalancate».

Nel testo viene ricordato inoltre che il Consiglio nazionale ha appena approvato a larga maggioranza un’iniziativa parlamentare che estende il raggio d’applicazione dell’articolo 261 bis del Codice penale svizzero alle discriminazioni legate al genere e all’orientamento sessuale. «L’esistenza di una Commissione federale attiva solo sul tema della discriminazione razziale è dunque superata dagli eventi e dalla volontà politica della maggioranza di considerare anche discriminazioni di altro tipo».

L’abolizione della Commissione federale contro il razzismo permetterebbe di risparmiare circa 200’000 franchi all’anno, «che potrebbero essere impiegati nel combattere l’immigrazione clandestina» suggerisce Quadri.

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