Il deputato del PLR e leventinese doc Franco Celio, chiede al Consiglio di Stato di effettuare una correzione geografica nei documenti ufficiali in merito al cantiere del Ritom
QUINTO - «La Val Cadlimo è tutta ticinese». Lo ribadisce, ancora una volta, il deputato del PLR e leventinese doc Franco Celio che in vista della cerimonia del cantiere Ritom II, prevista per oggi, interroga il Governo per un errore geografico presente sui documenti ufficiali.
«Mi chiedo se non sia il caso di ribadire e chiedere ancora una volta la richiesta di una correzione geografica». Ma di cosa sta parlando, esattamente, il gran consigliere? «Scrivere testualmente che gli "impianti idroelettrici sfrutteranno acque provenienti dai Grigioni" costituisce un grave errore», spiega Celio nella sua interrogazione. «Come dovrebbe essere noto a tutti, specie all'autorità cantonale, la Val Cadlimo è tutta ticinese, in quanto appartenente al Comune di Quinto. Purtroppo negli allegati, tanto nel sito delle FFS come in quello dell'AET, l'errore di dichiarare grigionese questa proprietà ticinese continua a persistere».
Per questo motivo Franco Celio chiede al Consiglio di Stato se non ritenga opportuno «correggere questa la citata affermazione, manifestamente errata, anche in occasione della cerimonia del primo colpo di piccone».