Per Lorenzo Quadri la decisione di concedere la rendita di disoccupazione ai dipendenti del Casinò di Campione va rivista e inoltra un'interpellanza al Consiglio federale
BERNA - La decisione della Segreteria di Stato dell’Economia (SECO) di concedere il diritto alle rendite dell’assicurazione contro la disoccupazione svizzera anche ai dipendenti del Casinò di Campione d’Italia residenti in Svizzera è giudicata «ingiustificabile e infondata» da Lorenzo Quadri. Per il consigliere nazionale leghista in circa 2/3 dei casi si tratta di persone in possesso del permesso B e che dunque non hanno mai versato contributi all’AD.
Anche l’argomentazione secondo cui queste persone finirebbero a carico dell’assistenza non piace a Quadri, anche perché «queste prestazioni sarebbero comunque nettamente inferiori alle rendite di disoccupazione, specie considerando gli elevati livelli salariali nel Casinò dell’enclave».
Quadri ha dunque inoltrato un’interpellanza al Consiglio federale per chiedere se abbia intenzione di intervenire affinché la decisione della SECO venga rivista, se ritengo che il Casinò abbia un organico adeguato e quali saranno i costi per l’AD. Il consigliere nazionale domanda inoltre quanti saranno i titolari di permessi B beneficiari della rendita svizzera e che verifiche verranno svolte per assicurarsi che i permessi B non siano stati ottenuti tramite residenze fittizie.
Infine, viene chiesto se il Governo sia al corrente che Campione ha accumulato debiti milionari con enti pubblici e privati ticinesi e come intenda attivarsi affinché questi debiti vengano saldati.
L’interpellanza di Quadri arriva a pochi giorni da un altro atto parlamentare, questa volta a livello cantonale, presentato dal leghista Massimiliano Robbiani che aveva come oggetto anche in questo caso la disoccupazione svizzera e i permessi B dei dipendenti del Casinò.