Per la Sezione PPD e GG Lugano lo scalo di Agno è indispensabile per lo sviluppo del Canton Ticino, ma serve al più presto un moderno sistema di avvicinamento satellitare che faciliti l'atterraggio
LUGANO - La notizia del grounding di SkyWork ha lasciato «estremamente amareggiata» anche la Sezione PPD e GG Lugano, in primo luogo per i dipendenti e le loro famiglie. Ciò che lascia perplessa la Sezione è soprattutto «la sospetta tempistica» dell'annuncio: «Si è passati repentinamente da una situazione di euforia per la prossima riapertura della tratta su Ginevra a una nuova amara delusione “cadendo dalle nuvole”. Qualcosa evidentemente non ha funzionato nella comunicazione tra le parti e questo non è ammissibile».
Rispetto ad una settimana fa, comunque, per l'aeroporto di Lugano-Agno non è cambiato nulla: la tratta su Ginevra non c'era e continuerà a mancare per un periodo difficilmente quantificabile. L’entrata in carica di Filippo Lombardi nel CdA permette ora di «lavorare nuovamente a pieno regime per definire le prossime decisioni strategiche, a partire dal ripristino del volo Lugano-Ginevra».
L'importanza regionale dell'aeroporto, per la Sezione, rimane: «È un'infrastruttura indispensabile per lo sviluppo del Canton Ticino, per le sue banche, industrie e commerci, per la cultura e per il turismo; e ad essa si collegano molti posti di lavoro qualificati che vanno salvaguardati», conclude la Sezione luganese del PPD+GG nel suo comunicato, augurandosi che venga realizzato al più presto un moderno sistema di avvicinamento satellitare che faciliti l'atterraggio degli aerei, in modo che più compagnie abbiano la possibilità di atterrare a Lugano-Agno.