Cerca e trova immobili

CANTONE / SVIZZERARSI LA 2, luce verde dal Consiglio federale alla soppressione

29.08.18 - 12:27
Il secondo canale televisivo dell'emittente di Comano verrà sostituito, come previsto, con un'offerta multimediale
Ti Press
RSI LA 2, luce verde dal Consiglio federale alla soppressione
Il secondo canale televisivo dell'emittente di Comano verrà sostituito, come previsto, con un'offerta multimediale

BERNA - Una nuova concessione è stata attribuita alla SSR per il periodo che va dal primo gennaio 2019 al 31 dicembre 2022. Lo ha deciso oggi il Consiglio federale, precisando che essa, come già noto, dà la possibilità di sostituire RSI LA 2 con un'offerta multimediale.

Vi è dunque il via libera ufficiale del governo all'abbandono del secondo canale televisivo in lingua italiana così come è inteso tradizionalmente. La soppressione di RSI LA 2 dovrebbe liberare fondi per produzioni proprie supplementari.

Rafforzare il servizio pubblico - In generale, nella nuova concessione - quella attuale giunge a termine il prossimo 31 dicembre - sono stati introdotti alcuni requisiti a livello di contenuto in modo da essere più esigenti nei confronti della Società svizzera di radiotelevisione, si legge in un comunicato. Essa attua misure a breve termine volte a rafforzare il servizio pubblico, in particolare per quel che concerne integrazione, qualità e obblighi di rendiconto della SSR. A detta dell'esecutivo, soddisfa inoltre le richieste contenute negli interventi parlamentari che possono ancora essere attuate sulla base della legge federale sulla radiotelevisione (LRTV).

In un rapporto del 2016, il Consiglio federale aveva dichiarato che i cambiamenti repentini sul piano tecnologico e delle abitudini dei consumatori richiedevano un adeguamento del servizio pubblico. Dall'anno prossimo, Berna vuole definire più chiaramente il ventaglio delle prestazioni della SSR, mentre, a medio termine, intende trasformare la LRTV in una legge sui media elettronici, tenendo conto della digitalizzazione del settore. Pertanto, la concessione è di carattere provvisorio.

Più attenzione ai giovani - Le accresciute richieste dell'esecutivo toccano vari ambiti. Ad esempio, la SSR è incaricata di raggiungere meglio i giovani e ha l'obbligo di mettere a disposizione offerte consone all'età e che promuovano la partecipazione delle nuove generazioni alla vita politica, economica, comunitaria, culturale e sociale. Viene inoltre domandato un maggiore peso allo scambio tra regioni linguistiche.

La società dovrà anche utilizzare metà dei proventi del canone per l'informazione e sono state elevate le esigenze in termini di differenziabilità dei programmi, in particolare di intrattenimento, rispetto a quelli delle emittenti commerciali. La SSR dovrà pure definire standard di qualità a livello di contenuto e forma e stabilire processi per la loro verifica.

Collaborazione con il privato - Il Consiglio federale pretende inoltre un dialogo continuo con il pubblico e cooperazione con le altre emittenti svizzere alla voce divertimento e sport. La collaborazione con imprese private elvetiche attive nel ramo mediatico viene integrata nella concessione in quanto obbligo legale: la SSR deve fornire loro brevi versioni di contenuti audiovisivi aggiornati quotidianamente.

La concessione, che potrà essere prorogata al massimo per altri quattro anni, prevede anche l'addio alla rete terrestre "Digital Video Broadcasting - terrestrial", utilizzata ormai da poche economie domestiche, al più tardi entro il termine del prossimo anno. Infine, la SSR potrà aggregare programmi radiofonici in caso di un calo delle entrate o rinunciare a singole offerte, purché il mandato delle prestazioni continui a essere adempiuto. Restano invariate le limitazioni per la proposta online, come il divieto di pubblicità.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE