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CANTONEPromozione dell'agente condannato, il PS «esige delle spiegazione»

27.07.18 - 16:53
Il Capogruppo socialista al Gran Consiglio Ivo Durisch ha inoltrato un’interrogazione sul tema
Tipress
Promozione dell'agente condannato, il PS «esige delle spiegazione»
Il Capogruppo socialista al Gran Consiglio Ivo Durisch ha inoltrato un’interrogazione sul tema

BELLINZONA - Non si placano i malumori intorno alla promozione dell’agente di polizia condannato per istigazione razziale.

Oggi ad intervenire è stato il PS, che ritiene inaccettabile il silenzio «delle autorità competenti, del Consigliere di Stato Norman Gobbi, del Presidente del Governo Claudio Zali e dei vertici della polizia».

Il PS condivide l’indignazione della comunità ebraica e chiede che venga fornita al più presto una risposta. «Il messaggio espresso con questa promozione è pessimo: il dilagare delle istigazioni alla discriminazione e all’odio per motivi razziali, etnici, sessisti o relative all’orientamento sessuale – che imperversa soprattutto attraverso le reti sociali – esige dei provvedimenti per arrestarlo, non di legittimarlo attraverso una simile decisione».

Il Capogruppo socialista al Gran Consiglio Ivo Durisch ha perciò inoltrato un’interrogazione con chiede delle risposte al Governo al riguardo.

Ecco le domande:

    • Qual è la procedura per la promozione in seno alla Polizia? Chi propone, chi decide e con quali criteri?

    • Il Consiglio di Stato era al corrente della condanna per istigazione alla discriminazione razziale dell’agente di polizia quando ha ratificato la sua promozione al grado di sergente maggiore? La questione e la condanna sono state sollevate e/o valutate nel momento della ratifica?

    • Per quali ragioni l’agente condannato per istigazione alla discriminazione razziale è stato promosso al grado di sergente maggiore malgrado la condanna? Come mai non è stato preferita la candidatura di un agente il cui curriculum non si è macchiato di una colpa del genere? Nel caso dell’assenza di una valida candidatura, non sarebbe stato più opportuno rinunciare comunque a concedere la promozione al grado di sergente maggiore dell’agente di polizia in questione e procedere a un ulteriore concorso?

    • Il grado di sergente maggiore implica responsabilità rispetto agli agenti di polizia e verso la popolazione, tanto più che la nuova Legge sulla polizia attualmente al vaglio delle commissioni parlamentari concede agli agenti maggiori competenze e più responsabilità: il Consiglio di Stato ritiene che un agente condannato per istigazione alla discriminazione razziale possa garantire le responsabilità che riveste, tanto da essere in più promosso al grado di sergente maggiore?

    • Gli agenti e ancora di più i corpi di comando della Polizia sono chiamati a garantire l’ordine, attraverso la loro presenza armata sul territorio e a diretto contatto con la popolazione: non teme il Consiglio di Stato che l’agente condannato per istigazione alla discriminazione razziale, promosso a sergente maggiore e quindi con più responsabilità, possa indurre timore, scompiglio e paure invece di ordine nel territorio?

    • Gli agenti di polizia giurano fedeltà alla Costituzione e ai suoi principi di tolleranza, i quali non ammettono l’istigazione all’odio e alla discriminazione razziale: come valuta il Consiglio di Stato la promozione dell’agente in questione relativamente al messaggio espresso riguardo alla legge e verso la popolazione? Non ritiene il Governo che vi sia un’incompatibilità che impedisce la promozione di un agente di polizia condannato per questi motivi? Ritiene che il fatto che l’ammissione fosse ammissibile dal punto di vista amministrativo possa essere ritenuto un motivo che impedisce di scartare una candidatura del genere alla promozione a un grado maggiore in seno alla Polizia?

    • L’imperversare dell’istigazione alla discriminazione e all’odio razziale, ma anche sessista, relativa all’etnia e alla religione o relativa all’orientamento sessuale è un allarmante fenomeno che dilaga soprattutto attraverso le reti sociali: come valuta il Consiglio di Stato il messaggio emesso e l’esempio dato con la promozione dell’agente in questione? Il Governo non ritiene che il fenomeno vada combattuto con provvedimenti concreti invece di essere legittimato con una promozione in seno alla Polizia?

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