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Il Gruppo socialista interroga il Governo per migliorare i sistemi di accertamento fiscale e contribuire al raggiungimento della parità di trattamento
BELLINZONA - Il gruppo socialista, formato da Ivo Durisch, Henrik Bang, Gianrico Corti, Jaques Ducry e Gina La Mantia, interroga il Governo in merito alla questione delle autodenunce fiscali chiedendo lumi in merito. E soprattutto richiedendo maggiori informazioni su chi ha usufruito di questa possibilità. «Premesso che negli ultimi anni numerosi contribuenti ticinesi - scrivono i socialisti nel testo - hanno ammesso spontaneamente ingenti evasioni fiscali, di cui finora sono state fornite informazioni generiche».
«Questa recente ondata di autodenunce - precisa il Gruppo del PS - è stata generata principalmente dalla paura di essere scoperti a causa dello scambio automatico di informazioni e non dal timore di essere scoperti a causa dei poteri di accertamento delle autorità fiscali svizzere. Ovviamente i contribuenti ticinesi si rallegrano per queste entrate straordinarie, che vanno però analizzate riguardo alle cause tecniche che hanno facilitato l'evasione fiscale da parte di contribuenti facoltosi con possibilità di utilizzare meccanismi sofisticati di evasione».
Allo scopo di migliorare i sistemi di accertamento fiscale e di contribuire pertanto al raggiungimento della parità di trattamento fiscale, i cinque rappresentanti socialisti chiedono quanto segue:
1. Negli ultimi 10 anni a quanto assomma complessivamente:
a) l'importo evaso fiscalmente che è emerso grazie alle auto denunce;
b) l’importo recuperato dal fisco federale, cantonale e comunale.
2. L'elenco completo e dettagliato e suddiviso nelle diverse categorie, dei sistemi utilizzati in modo più frequente per evadere l'imposizione fiscale da parte dei contribuenti che hanno presentato le autodenunce, specificando
a) quale sia stato il supporto di banche, fiduciarie e altri consulenti in Svizzera e all'estero;
b) se siano state utilizzate società buca -lettere con sede in Svizzera oppure all'estero, fondazioni di famiglia e simili.
3. Per quale motivo, per così tanti anni, importi così ingenti hanno potuto sfuggire agli accertamenti da parte dell'autorità fiscali svizzere e ticinesi.
4. Quali provvedimenti organizzativi sono stati presi oppure verranno presi allo scopo di colmare quelle lacune e quelle falle che hanno permesso l'evasione fiscale per così tanti anni per importi così ingenti.
5. Quali correttivi e quali revisioni legali sono necessarie allo scopo di ostacolare l'utilizzazione di tutti quei meccanismi che per così tanti anni hanno facilitato l'evasione fiscale a favore di patrimoni così ingenti.
6. Quanti procedimenti sono stati avviati per titolo di complicità contro funzionari di banca, fiduciari, avvocati e altri consulenti fiscali che hanno agevolato per anni l 'evasione fiscale per patrimoni così ingenti e ciò per garantire l'applicazione dell'articolo 177 della legge federale sulle imposte dirette e dell'articolo 260 della legge tributaria ticinese.
