CANTONEQuadri torna alla carica: «I giocatori sono dei mercenari»

LUGANO - Il Mondiale della Svizzera è finito già da qualche giorno, ma continua a tener banco la questione della doppia cittadinanza dai giocatori della Nati, una questione da tempo discussa ma tornata d’attualità dopo le esultanze “bicipite” di Xhaka e Shaqiri (ma anche di Capitan Lichtsteiner…) dopo le reti realizzate alla Serbia.

Alle nostre latitudini ad aver fatto particolarmente discutere è stato un post su Facebook pubblicato da Lorenzo Quadri, nel quale sosteneva, riassumendo, che «anche il Gigi di Viganello sa che se in campo ci sono giocatori in arrivo da altre culture, questi si sentono meno attaccati alla maglia».

Oggi, sulle pagine de “il Mattino della domenica”, il consigliere nazionale leghista torna alla carica. Dapprima rispondendo a chi l’ha criticato per le sue parole, poi precisando che «vestire la maglia della Nazionale non è solo un obbligo contrattuale, ma implica una convinzione assai più profonda. «Altrimenti è semplice mercenariato e si abbia la decenza di ammettterlo». Poi sottolineando che le sue considerazioni valgono sia in caso di vittoria che di sconfitta. Anzi, «meglio uno sportivo che arriva poco lontano con le proprie forze che uno che ottiene qualche risultato in più servendosi di qualche trucchetto».