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CANTONE«Il Ticino e quel miliardo di coesione, perché?»

03.07.18 - 18:42
Galeazzi interroga il Consiglio di Stato sulle motivazioni che hanno spinto ad appoggiare il contributo all'Ue
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«Il Ticino e quel miliardo di coesione, perché?»
Galeazzi interroga il Consiglio di Stato sulle motivazioni che hanno spinto ad appoggiare il contributo all'Ue

BELLINZONA - Il miliardo di coesione, indirizzato agli stati Ue-13 e che non si inserisce all’interno degli attuali negoziati in corso, fa discutere anche in Ticino.

«In sostanza si tratterebbe di un gesto autonomo del nostro Paese volto a dimostrare buona volontà verso Bruxelles, senza richiedere alcuna contropartita. Nessuna contropartita nella diatriba relativa al riconoscimento d’equivalenza della nostra Borsa rispetto alle Piazze europee, nessuna contropartita in merito al libero accesso dei nostri istituti finanziari al mercato europeo e tanto meno in merito all’accesso delle nostre aziende energetiche al mercato elettrico europeo, per citare alcuni esempi che caratterizzano una relazione commerciale e bilaterale per nulla serena e rispettosa» scrive Tiziano Galeazzi in un’interrogazione inoltrata al Consiglio di Stato.

Partendo dal fatto che il Canton Ticino ha risposto positivamente alla consultazione indetta dalla Confederazione, approvando l’adesione al miliardo di coesione, Galeazzi vuole indagare «le motivazioni che hanno spinto il Consiglio di Stato» ad appoggiare questa decisione, dati anche i risultati della votazione del 2006..

Altre domande:

    • Tenuto conto del fatto che nella votazione popolare del 2006 i ticinesi hanno chiaramente rifiutato il primo “miliardo di coesione” con ben il 62,9 % dei suffragi, perché il Consiglio di Stato si è distanziato dalla volontà democratica avallando acriticamente un ulteriore versamento di ben CHF 1'302 milioni al fondo di coesione europeo?
    • Altri Cantoni hanno respinto il versamento in consultazione, oppure accettato richiedendo significative contropartite all’Unione europea, quali sono le motivazioni che hanno spinto il Consiglio di Stato ticinese ad avvallare la proposta senza porre alcuna condizione?
    • Visto che gli oltre 250 progetti per l’integrazione dei 13 paesi (Bulgaria, Cipro, Croazia, Estonia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Romania, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia, Ungheria) sono già stati ultimati, quindi di per sé non avrebbero bisogno di tale contributo. Il Consiglio di Stato non vi intravvede un ulteriore motivo per respingere al mittente tale richiesta?

Altri firmatari: Lara Filippini (UDC-LaDestra), Gabriele Pinoja (UDC-LaDestra), Paolo Pamini (UDC- LaDestra), Sergio Morisoli (UDC-LaDestra), Cleto Ferrari (UDC-LaDestra)

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