Una mozione di Giorgio Pellanda (sostenuta da 50 deputati) chiede al Governo di rimettere in votazione il credito per «un'effettiva verifica del risultato»
BELLINZONA - Una mozione presentata da Giorgio Pellanda - e firmata da altri 50 deputati - chiede di rimettere in votazione la richiesta di credito per la realizzazione dei semafori tra Cadenazzo e Quartino, bocciata lunedì scorso dal Gran Consiglio ticinese.
Nonostante una chiara maggioranza (44 voti favorevoli contro 27 e 6 astensioni), la richiesta non aveva infatti raggiunto per due voti la soglia della maggioranza qualificata. Un risultato - scrive Pellanda - «dovuto all’assenza, tipica di un Parlamento di milizia», di alcuni deputati «che avrebbero sostenuto il credito».
E proprio alla luce di questo fattore, considerata la «risicata bocciatura» e il fatto che «la Legge sul Gran Consiglio non impedisce di rimettere in votazione un oggetto», i mozionanti chiedono al Consiglio di Stato di riproporre il messaggio «per un’effettiva verifica del risultato con un maggior numero di votanti».
La decisione del Parlamento, lo ricordiamo, aveva generato nei giorni scorsi delusione ed amarezza nei comuni del Locarnese interessati dall'eventuale misura (Locarno, Losone, Ascona, Muralto, Orselina e Tenero-Contra), ritenuta una «buona soluzione» per ridurre i problemi di traffico.