Orlando Guidetti, preoccupato per l'aggressione di Bellinzona, interroga il proprio Municipio
LOSONE - È manifestando timori per l'incolumità dei propri concittadini che, a seguito dell'aggressione del 9 giugno a Bellinzona che ha visto coinvolto un gruppo di eritrei, il vice presidente della sezione di Losone della Lega dei Ticinesi, Orlando Guidetti, interroga il proprio Municipio.
«Questo è un fatto di violenza che dimostra e sottolinea ancora una volta che quando l’accoglienza viene fatta in maniera inetta, con il metodo accogliere ad oltranza, si mette in pericolo la sicurezza dei nostri cittadini e la qualità di vita a cui siamo normalmente abituati», scrive Guidetti.
Non manca un cenno, pure, alla recente votazione sul centro richiedenti asilo: «Nel nostro comune - sottolinea -, dopo la votazione consultiva il popolo si è espresso negativamente alla riapertura del centro richiedenti asilo presso la ex caserma San Giorgio di Losone. Non è necessario che io sottolinei la mia particolare soddisfazione, ma è sicuramente necessario al fine che chi non ha ancora capito o fa finta di non capire che la decisione democratica dei cittadini è un segnale forte, rivolto alle autorità comunali, che la sicurezza, sulla quale spesso si fanno dei tagli è la base su cui poggia e radica la nostra collettività».
«A Losone - prosegue Guidetti -, sono venuto a conoscenza che, anche senza il centro all’interno della ex caserma San Giorgio, vi sono richiedenti asilo ospitati in appartamenti o camere, liberi di vivere e circolare indisturbatamente a Losone. Quindi possiamo affermare che i cittadini di Losone sono accoglienti e che gli asilanti che risiedono a Losone sono persone degne di stima. Ma questo corrisponde al vero?».
Da qui le domande al Municipio: