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L'ex granconsigliere un anno fa era stato ritenuto colpevole in secondo grado del reato di discriminazione razziale per avere disconosciuto il massacro. Aveva ricorso al Tribunale federale
BELLINZONA - «In merito al mio ricorso al Tribunale federale, inoltrato circa un anno fa in seguito alla mia condanna per discriminazione razziale per un articolo sui tristi fatti di Srebrenica, attendo senza rovinarmi il sonno la sentenza». È con un comunicato stampa indirizzato alle redazioni che Donatello Poggi intende fare il punto sulla questione, in considerazione delle domande che «regolarmente» gli vengono poste «dalla gente comune».
La Corte di appello e di revisione penale, con sentenza del 2 giugno 2017 aveva riconosciuto Donatello Poggi quale autore colpevole di discriminazione razziale per avere redatto e fatto pubblicare due articoli – apparsi il 23 e il 25 novembre 2012 sul Corriere del Ticino e sul portale TicinoLibero – in cui aveva disconosciuto il genocidio di Srebrenica.
Poggi, qualora il Tribunale federale dovesse respingere il suo ricorso, sostiene che si rivolgerà alla Convenzione europea dei diritti dell'uomo. «Vedremo finalmente se in questo Paese c’è ancora libertà d’opinione e se viviamo effettivamente in una società liberale».
«Attendo, ripeto - conclude -, senza rovinarmi troppo il sonno».
