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CANTONEVerzasca sarà un nuovo Comune ticinese

10.06.18 - 14:34
Tutti gli abitanti delle località interessate dal progetto hanno dato il loro benestare
Ti Press
Verzasca sarà un nuovo Comune ticinese
Tutti gli abitanti delle località interessate dal progetto hanno dato il loro benestare

LUGANO - Gli elettori delle 7 località - Brione Verzasca, Corippo, Frasco, Sonogno, Vogorno e i territori in valle dei comuni di Cugnasco-Gerra e Lavertezzo - interessate dal progetto di aggregazione hanno dato il loro benestare alla nascita del nuovo Comune di Verzasca.

A Corippo i favorevoli sono stati addirittura il 100% (anche se il Comune conta solo 14 iscritti, la metà dei quali non ha votato). Il Comune più scettico è stato Vogorno, nel quale i consensi sono stati il 78,43% dei votanti.

In tutto i sì sono stati 1202 (84,77%). I no 216 (15,23%). La partecipazione al voto è stata del 42.03%.

Governo soddisfatto - In una nota, il Dipartimento delle istituzioni saluta «molto positivamente» il voto odierno che sancisce la nascita del nuovo Comune dopo che una sentenza del Tribunale federale del 2015 aveva annullato il decreto legislativo che istituiva la nuova entità comunale approvata nel 2013.

«Tale risultato – raggiunto anche grazie agli sforzi profusi dal Dipartimento delle istituzioni attraverso il dialogo con le comunità e i municipi più reticenti in passato – valorizza la politica aggregativa definita dal Consiglio di Stato nel Piano cantonale delle aggregazioni che predilige i progetti promossi in prima battuta dagli enti locali con il sostegno del Cantone», si legge nella nota.

Il Comune di Verzasca avrà una superficie di 291 chilometri quadrati, ricoprirà l’8% del territorio cantonale e conterà 855 abitanti. La sede amministrativa e l’ufficio tecnico saranno situati a Vogorno, e gli sportelli per la cittadinanza saranno aperti in tutti gli attuali Comuni. Il Municipio sarà composto da 5 membri e il Consiglio comunale da 20.

Prossimamente il Consiglio di Stato licenzierà il messaggio che consolida il risultato odierno e lo presenterà al Gran Consiglio che dovrà esprimere la decisione in materia, per poter garantire l’entrata in funzione del nuovo Comune in occasione delle elezioni comunali previste nel 2020.  

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COMMENTI
 

vulpus 5 anni fa su tio
Che la politica aggregativa sia positiva, lo si constata solo a posyeriori. Da una parte forse aumentano le risorse economiche. Dall'altra il tutto si livella verso il basso:i servizi diminuiscono, il territorio mal gestito, concentrazione degli uffici, con relativo abbandono delle cancellerie. Le scuole vengono concentrate con bussini di ragazxi che li scorazzano quotidianamente. Aumenta il disintetesse della popolazione per la gestione della cosa pubblica. Ma a Bellinzona questo non interessa.

pontsort 5 anni fa su tio
Risposta a vulpus
Per la val verzasca credo che il tuo discorso del peggiormaneto non valga molto. Aggregazione o no manca la gente e l'accentramento delle scuole se si fa non dipende dall'aggregazione(dove ci sono ancora bambini da accentrare). Per bellinzona e lugano condivio parzialmente, piu che altro credo abbiano erso il senso della misura. Per esempio a bellinzona alcuni comuni avvrebbero piu periferici avrebbero fatto bene a fare delle fusioni tra di loro, ma se i cittadini si sono fatti abbindolare dalla speranza di eventuali soldi da succhiare nel nuovo comune. Io avrei visto bene accanto a bellinzona un comune morobbia e uno in riviera (magari da fusionare con quello che si é creato e con caratteristiche piu simili). E a lugano avrebbe avuto senso uno valcolla. Ma come si dice chi é vittima del suo mal pianga se stesso.
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