Cerca e trova immobili

CANTONE«Dare un contenuto vincolante al progetto della nuova Officina»

06.06.18 - 16:52
Il PS ribadisce la «ferma volontà» di essere «in prima fila» nella difesa di posti di lavoro legati alle attuali Officine di Bellinzona
«Dare un contenuto vincolante al progetto della nuova Officina»
Il PS ribadisce la «ferma volontà» di essere «in prima fila» nella difesa di posti di lavoro legati alle attuali Officine di Bellinzona

BELLINZONA - È con questa lettera al Governo che il PS ribadisce la «ferma volontà» di essere «in prima fila» nella difesa di posti di lavoro legati alle attuali Officine di Bellinzona e nel «voler assicurare un futuro qualificato alla struttura stessa».

«Nella nostra lettera precedente - scrive il PS - abbiamo ribadito che in questa ottica spetta in primis al Consiglio di Stato farsi parte attiva per affinare i contenuti della dichiarazione d’intenti e rinforzarla recependo all’interno della stessa le giuste preoccupazioni e aspettative di tutte le parti interessate, in particolare delle e dei lavoratori dell’attuale struttura».

Al Governo era già stato chiesto di:
• Chiarire quello che accadrà durante la fase transitoria lavorando per mantenere i volumi di lavoro concordati e per non perdere, anzi migliorare, le attuali competenze dell’officina nella manutenzione pesante dei carri e delle locomotive merci.
• Definire con precisione le nuove attività della futura officina e prevedere all’interno della nuova struttura gli spazi per continuare anche con le attività attuali.
• rafforzare il futuro parco tecnologico e cercare di implementarlo nell’ambito della legge federale che regola gli Innopark.

I Socialisti, però, affermano di non aver gradito la risposta alle suddette richieste. «L’impressione - precisano - è che il Consiglio di Stato non si sia attivato nel senso dei contenuti della nostra lettera. Per entrare in materia sul messaggio che definirà il futuro delle Officine di Bellinzona è infatti necessario definire meglio la fase di transizione e dare più garanzie per quanto riguarda il mantenimento dei volumi di lavoro e delle competenze tecniche per svolgerlo».

«L’elemento positivo della risposta del Consiglio di Stato è contenuto nel paragrafo che tratta del possibile coinvolgimento dell’organizzazione Switzerland Innovation nel progetto di parco tecnologico - conclude lo scritto -. Come riportato nella nostra lettera precedente, riteniamo che il futuro polo tecnologico debba appoggiarsi alla legge federale che regola gli Innopark. Il Ticino, a differenza delle altre regioni della Svizzera, non ha un Innopark e questa potrebbe essere la giusta occasione. In questo modo anche l’acquisto del sedime dove sorgerà potrebbe essere finanziato come vengono finanziati gli altri Innopark della Svizzera. È fondamentale lavorare in questo senso, in modo da inserire informazioni consolidate nel messaggio. In questo senso invitiamo il Consiglio di Stato a recarsi a Berna per intavolare una seria discussione con il Consiglio federale».

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE