CANTONELia, altro passo verso l'abrogazione

Gli autori della LIA se vogliono davvero proteggere il lavoro degli artigiani e garantire prestazioni di alta qualità ai loro committenti, avrebbero dovuto semplicemente far approvare a livello FEDERALE una "lista di verifica" che indicasse in maniera ufficiale quali sono gli standard di qualità delle prestazioni nei settori artigianali edili, per poi istituire una commissione di verifica qualitativa sul territorio che, usando la lista approvata, avrebbe fatto ispezioni ufficiali. Questo modus operandi non sarebbe mai stato in contrasto con la Legge sul Mercato Interno. I “pagliacci” che fanno gli artigiani sarebbero stati spazzati via senza alcun obbligo di istituire un albo a pagamento che, sembra più una “tassa per lavorare” che una protezione per gli artigiani bravi e onesti.

La Legge Lia ha un fondamentale errore. Un errore che e' costato caro ai promotori. E cioè quello di far pagare agli artigiani locali una tassa, per non far lavorare gli altri. Ecco dove hanno toppato e alla grande ! In sostanza IO devo pagare per non far lavorare te ?? Avrebbe dovuto essere il contrario. Vuoi lavorare in Ticino ? bene, questa e' la tassa. Altro che "privilegi" e "sostegno alle aziende del territorio". Ben vi sta ! e ora... mano al portafogli e ridatemi quello che mi avete "rubato"

come fara' ora il Signor Ambrosetti a tirar sera...?

E via,riapriamo le porte ai padroncini targa blu...

Il Cantone ha quindi estorto illegalmente dei soldi agli artigiani. Ci saranno i risarcimenti del caso?