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GAMBAROGNOPorto comunale, il Municipio è pronto a ripartire

04.05.18 - 11:43
È stato chiesto un credito suppletorio di 4,5 milioni di franchi
Tipress
Porto comunale, il Municipio è pronto a ripartire
È stato chiesto un credito suppletorio di 4,5 milioni di franchi

Il Municipio di Gambarogno chiede un credito suppletorio di 4.5 Mio CHF per procedere con mandati diretti a ditte ticinesi per la fornitura del molo frangiflutti e del falso fondale. «La solidità del piano finanziario del porto suffraga questa decisione: si autofinanzia, tutti i debiti bancari saranno rimborsati al massimo in 13 anni e già da subito produrrà interessanti utili».

I vari ricorsi che si sono succeduti negli scorsi anni a seguito delle procedure d’appalto per le strutture a lago del porto comunale di Gambarogno sono finalmente evasi. Tutti i concorrenti, locali ed esteri, sono stati esclusi perché le offerte non erano conformi. Come previsto per casi simili dal Concordato intercantonale sugli appalti pubblici (CIAP), si può ora procedere con mandati diretti.
Il Municipio ha così deciso di chiedere al Consiglio comunale, che si riunirà in seduta straordinaria il 25 giugno prossimo, un credito suppletorio di 4.5 Mio CHF per assegnare tramite mandato diretto a ditte ticinesi la fornitura del molo frangiflutti e delle strutture di ancoraggio, il così detto falso fondale. La decisione implica un superamento del credito stanziato in precedenza; i costi totali dell’opera passano da CHF 14'409'385.- a CHF 18'909'385.-.

«La decisione di favorire ditte locali è suffragata dalla solidità del piano finanziario del porto e dalla sua ottima redditività. Infatti, nonostante l’aumento dei costi e pur considerando parametri prudenziali, tutti i debiti bancari saranno rimborsati al più tardi entro 13 anni. Già nei primi anni d’esercizio gli utili generati dal porto permetteranno di investire in progetti di rivalorizzazione della riva pubblica a beneficio di tutta la cittadinanza. Durante la fase di gestione del porto, si prevede anche un interessante indotto per tutto il Comune. Il porto si autofinanzia e non pregiudica in alcun modo la realizzazione di altri progetti nel Comune» fa sapere lo stesso Municipio.

La realizzazione del porto comunale, pure prevista nel Piano direttore cantonale, resta per il Municipio «un tassello importantissimo e strategico» che va inserito in modo imprescindibile nel progetto più ampio per la rivalorizzazione delle rive.

«Lungo la riva gambarognese del lago non esistono altre zone idonee ad insediare una struttura portuale di queste dimensioni. Pur considerando le difficoltà date dal fondale e i conseguenti costi supplementari per gli ancoraggi, il Sass di Sciatt è il posto ideale per quanto concerne l’accessibilità, il rispetto della quiete verso zone abitate, la disponibilità di posteggi e l’inserimento paesaggistico».

Sui 280 posti disponibili, ad oggi, sono già stati firmati 72 precontratti decennali (circa il 23% dei posti). Ci sono inoltre circa 200 interessati in attesa dell'avvio dei lavori, oltre alle liste d'attesa degli altri porti del bacino svizzero del Lago Maggiore. Fino ad oggi sono già stati investiti nel progetto 1.74 Mio CHF. In caso di abbandono del progetto, a questo importo andrà aggiunta la liquidazione degli onorari dei progettisti. 

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