Cerca e trova immobili

CANTONE«La Riforma è sì fiscale, ma anti-sociale»

19.04.18 - 07:50
Il Partito Comunista invita a votare "no" il 29 aprile
Ti Press
«La Riforma è sì fiscale, ma anti-sociale»
Il Partito Comunista invita a votare "no" il 29 aprile

BELLINZONA - Il prossimo 29 aprile si voterà sulla Riforma cantonale fiscale e sociale, che il Partito Comunista definisce però «non sociale». «Il Partito Comunista ha tentato seriamente di cercarne gli aspetti tendenzialmente positivi… ma non li abbiamo trovati al di là del maquillage e delle illusioni», si legge in un comunicato. Il PC elenca poi tre aspetti che li spingono a votare “no” alla Riforma, che riportiamo in seguito nella loro integralità:

1. «Proprio nelle scorse settimane abbiamo visto una forte mobilitazione degli studenti sia in Ticino sia in Svizzera. I ragazzi e le ragazze in piazza lottavano contro l’aumento delle rette universitarie e contestavano i tagli alle borse di studio. E mentre i giovani e le loro famiglie nel nostro ricco Paese devono far fronte a queste difficoltà che mettono a repentaglio il loro diritto allo studio, il nostro governo cosa fa? Concede sgravi fiscali a chi non ne ha bisogno!».

2. «Le misure previste per le start-up potrebbero a prima vista dare l’illusione di una strategia di sviluppo economico del Cantone. Tuttavia la riduzione sull’imposta sul capitale che va di pari passo con la defiscalizzazione degli investitori, è totalmente esagerato, anche perché start-up non significa per forza innovazione ed eccellenza, anzi! Certo si prevede un inasprimento dell'imposizione dei dividendi, ma nel quadro globale della riforma, esso è una banale cosmesi per abbellire un pacchetto anti-sociale».

3. «Questa riforma è esattamente l’opposto del nostro “cavallo di battaglia”, cioè la cosiddetta “Tassa dei Milionari”, una legge patrimoniale che, in modo progressivo, chiami a dare un contributo quella minima parte della popolazione che dispone di patrimoni superiori al milione di franchi. Su questo tema c’è una nostra iniziativa parlamentare pendente in Gran Consiglio. La riforma fiscale invece propone di computare nell’imposta sull’utile anche quella sul capitale così che le aziende che fanno utili potranno diminuire il carico fiscale sui loro beni. Per le persone fisiche facoltose abbiamo poi una diminuzione dell’aliquota sull’imposta per il patrimonio: esattamente l’opposto della nostra proposta»

Per il Partito Comunista, In un periodo in cui si parla di equilibrio dei conti e di pareggio di bilancio, «è del tutto inopportuno avanzare riforme di questo genere, poiché la storia recente del nostro Cantone mostra come i buchi finanziari portano inevitabilmente a tagli nel sociale e nella scuola pubblica. Stiamo infatti parlando di minori entrate per le casse pubbliche di oltre 50 milioni di franchi!».

A soffrirne, ritiene il PC, ben prima del ceto medio, saranno le classi sociali ben più modeste e i lavoratori, poiché «prima dell’aumento del moltiplicatore d’imposta, i partiti borghesi promuoveranno altri tagli alle prestazioni sociali che colpiranno le classi popolari».

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

sedelin 5 anni fa su tio
sottoscrivo TUTTO quanto scritto dall'eccelso ay. ho votato NO per gli stessi motivi. speriamo di farcela a non farci imbrogliare da questa proposta a favore dei milionari e a scapito della gente comune che NON NE PUÒ PIÙ DI VIVERE NELLE RISTRETTEZZE,

jena 5 anni fa su tio
redazione... in due righe due date diverse... correttori????
NOTIZIE PIÙ LETTE