Dura critica del sindacato contro il deputato leghista, «gran mattatore» della campagna referendaria sulla riforma fiscale e sociale: «Giustifica l’ingiustificabile»
LUGANO - Una «distanza abissale» tra la realtà e il «palazzo della politica», cosparsa di «menzogne e mezze verità». Non risparmia certo le parole il sindacato UNIA, che punta oggi il dito contro i «giochi di prestigio» utilizzati da Michele Foletti per «giustificare l’ingiustificabile» in merito alla riforma fiscale e sociale in votazione il prossimo 29 aprile.
Nel mirino sono finite in particolare alcune dichiarazioni pronunciate nel corso del dibattito televisivo mandato in onda giovedì sera al Quotidiano della RSI in cui il «gran mattatore» della campagna referendaria, come definito del sindacato, ha «giocato con i dati, proponendo analisi fantasiose sul fenomeno della disoccupazione» nel tentativo di «gettare fumo negli occhi della gente».
Nella sua analisi, il deputato leghista «dipinge un cantone che sta bene, dove non esisterebbero problemi di povertà essendo la disoccupazione in diminuzione», salvo poi «calare la maschera» rivelando la volontà delle politiche degli sgravi fiscali, ovvero «tassare i cittadini e favorire le aziende per attirarne il più possibile sul nostro territorio», ha sottolineato UNIA invitando tutta la popolazione a riflettere e riconoscere «chi sta dalla parte di chi».