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CANTONEFormazioni sanitarie: «Applichiamo il modello bernese»

12.04.18 - 09:12
Una mozione chiede l'introduzione di un obbligo formativo per le professioni non universitarie del settore
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Formazioni sanitarie: «Applichiamo il modello bernese»
Una mozione chiede l'introduzione di un obbligo formativo per le professioni non universitarie del settore

BELLINZONA - Applicare il modello bernese di formazione per le professioni sanitarie non universitarie anche in Ticino. A chiederlo è una mozione presentata da Gina La Mantia, Simone Ghisla e Raoul Ghisletta, che propone di introdurre il principio secondo cui ogni struttura «forma il personale di cui ha bisogno», sfruttando il proprio potenziale.

Dal 2012, il Canton Berna obbliga tutte le strutture sanitarie a impegnarsi maggiormente per la formazione di base e continua del personale in 14 professioni sanitarie non universitarie. Il modello - spiegano i mozionanti - ha permesso (dal 2012) di aumentare del 30% le prestazioni per la formazione delle singole strutture sanitarie.

In Ticino invece la la penuria di posti di stage (che vengono offerti in misura molto maggiore dall’Ente Ospedaliero Cantonale rispetto ad altre strutture) non permette a molti giovani che vorrebbero intraprendere una carriera in questi settori di essere ammessi nelle scuole.

Considerati questi presupposti, i tre mozionanti chiedono al Consiglio di Stato di introdurre in Ticino «secondo le raccomandazioni della Conferenza dei Direttori Sanitari svizzeri, un obbligo di formazione per le professioni sanitarie non universitarie, adeguando il modello di Berna alle nostre realtà e, in via subordinata, procedere a un rilevamento regolare del fabbisogno di personale sanitario non universitario».

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