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BELLINZONASemisvincolo, fallito il referendum. I Verdi: «Raccolta firme tardiva e lacunosa»

21.03.18 - 10:30
I promotori del referendum contro il semisvincolo autostradale di Bellinzona non sono riusciti a raccogliere le 7’000 firme valide
Ti Press
Semisvincolo, fallito il referendum. I Verdi: «Raccolta firme tardiva e lacunosa»
I promotori del referendum contro il semisvincolo autostradale di Bellinzona non sono riusciti a raccogliere le 7’000 firme valide

BELLINZONA - Il referendum contro il credito netto di 28'940'000 franchi e autorizzazione alla spesa di 41'130'000 franchi per il semisvincolo di Bellinzona non è riuscito nonostante gli sforzi dei promotori. Un risultato definito dai Verdi «deludente», dovuto in gran parte a un’organizzazione del lavoro di raccolta «tardiva e per alcuni aspetti lacunosa». Da noi contattato, il co-coordinatore dei Verdi del Ticino Ronnie David sottolinea infatti come i ritardi nel mettere in piedi il dispositivo di raccolta firme abbia giocato un ruolo chiave, «altrimenti, ne siamo convinti, avremmo raccolto facilmente il numero di sottoscrizioni necessarie».

Le firme raccolte sono state circa 7’300. Di queste, solo 5'826 sono però risultate valide, ecco perché non si è arrivati alle 7’000 firme necessarie. Sempre David non nasconde la propria delusione e un pizzico di polemica: «Pensavamo di giocarcela sul filo del rasoio, ma così non è stato. Naturalmente il fatto di ricorrere a raccoglitori pagati fa sì che la qualità ne risenta».

Per i Verdi del Ticino, tra i principali promotori, c’è un certo rammarico per la mancata chiamata alle urne. Tuttavia viene salutato positivamente «il grande sforzo dei militanti del nostro movimento nella raccolta, come pure il fatto di essere riusciti a portare il dibattito pubblico su un tema centrale quale il traffico e la mobilità».

In questo senso, pur accettando l’esito del referendum, i Verdi del Ticino continueremo a battersi per modificare radicalmente la ripartizione delle risorse dal trasporto individuale motorizzato al trasporto pubblico e a alla mobilità dolce. «In un cantone come il nostro, afflitto da tremendi problemi di traffico e qualità dell’aria, risulta prioritario riorientare le priorità verso soluzioni che mirino a diminuire drasticamente il numero di veicoli in circolazione, sia per quanto riguarda i residenti che i frontalieri, favorendo fra le altre cose la mobilità collettiva», conclude il comunicato stampa.

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COMMENTI
 

vulpus 6 anni fa su tio
Forse il popolo è meno beota di quello che si pensa.probabilmente la prossima volta , visto laspesa che hanno dovuto sostenere per la raccolta delle firme, ci penseranno 3 volte, prima di mischiare la democrazia con la compravendita delle firme.

Nmemo 6 anni fa su tio
Fatta salva la facoltà di pensare altrimenti, nell’ambito del diritto garantito dalla costituzione, finalmente quando l’opera sarà realtà, dopo oltre 50 anni di attese vanificate da egoismi di pochi, di colonne, d’immissioni, si potrà ri-pianificare quanto ancora sostenibile. Il semisvincolo è un tassello iniziale. Per il disimpegno del traffico nel bellinzonese, la Città non potrà procrastinare la pianificazione di opere collaterali subordinate che urgono per fluidificare il traffico. È ora importante ripristinare quanto ancora possibile per soddisfare una distribuzione della circolazione interna, con un sistema a ”pettine” verso le zone edificate di Bellinzona e Giubiasco, tenuto conto dei nuovi progetti di pianificazione e dei contenuti.

Jenaplynski 6 anni fa su tio
Ma se ci tenete al tema perché non vi siete organizzati come si deve? O vi siete svegliati una mattina come fate di solito e via che facciamo referendum tant per fa quaicos e fa buta via franc ai contribuenti e bascta... Poi parla di sforzi dei militanti nel raccogliere firme e qualche riga prima di gente pagata per farlo... però... comunque non bisogna sempre trovare la frase per sentirsi appagati (salutiamo positivamente il grande sforzo ecc ecc e rigirarla con il dibattito pubblico) ogni tanto ammettere “questa volta le nacia maa” va bene lo stesso...

Gus 6 anni fa su tio
Sono stato contattato da uno che raccoglieva le firme dietro pagamento e ho capito subito che avrebbero potuto avere qualche problema in sede di verifica. Comunque, visto il risultato positivo (non raggiungimento del numero di firme necessarie), hanno fatto bene a ricorrere ai raccoglitori pagati. Si sono auto-ingananti (cioè hanno sbagliato le proprie valutazioni). Oggi è un bel giorno di ecologico sole!
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