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CANTONEPLR: «Prima i nostri? No, prima i migliori»

21.02.18 - 19:18
Il partito punta soprattutto sulla formazione professionale
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PLR: «Prima i nostri? No, prima i migliori»
Il partito punta soprattutto sulla formazione professionale

BELLINZONA - Dopo la votazione in Gran Consiglio, che ha visto la bocciatura di “Prima i nostri”, arrivano i primi commenti.

Secondo il PLR, che si dice consapevole dell’esistenza di problemi quali dumping, pressione sui salari e effetto sostituzione, bisogna proseguire con «misure accompagnatrici efficaci»: i controlli devono essere potenziati, bisogna applicare contratti normali e ci deve essere la sicurezza delle sanzioni. «Sono misure per far crescere la qualità nel mondo del lavoro, nel quadro degli accordi bilaterali con l’Ue, che è il nostro principale partner commerciale».

Secondo il PLR inoltre, senza l’Accordo di libera circolazione, «le misure di accompagnamento cadrebbero e probabilmente i problemi rimarrebbero».

Il PLR menziona anche il partenariato sociale, che permetterebbe di favorire i lavoratori residenti. Ma il partito si focalizza soprattutto sulla formazione professionale, continua, e la riqualifica professionale. Il partito sottolinea il fatto che molti profili professionali sul nostro territorio «attualmente non esistono. La mancanza di formazione è una problematica importante per gran parte dei giovani adulti che entrano in assistenza, come pure degli “over 50” che perdono il lavoro e difficilmente sono ricollocabili».

Matteo Quadranti, deputato PLR in Gran Consiglio, sull’argomento ha dichiarato: «Pur in un comprensibile momento di paura ed insicurezza per il ceto medio e per quello operaio, dobbiamo evitare di cadere in una società illiberale, del rancore e del pessimismo. Manteniamo la rotta su quella che è la visione di uno Stato liberale e democratico fondato sul diritto e sul merito. Giusto responsabilizzare i datori di lavoro ma giusto è anche infondere formazione, fiducia e spirito d’impresa invece che assistenzialismo ai ticinesi che il lavoro lo otterranno e terranno se sapranno essere migliori degli altri per formazione, competenze, flessibilità e disponibilità».

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