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CANTONE“Microplastiche” nei nostri laghi, c’è da preoccuparsi?

19.02.18 - 08:39
Interrogazione firmata da 21 granconsiglieri (primo firmatario Tiziano Galeazzi) sull'inquinamento di laghi e fiumi ticinesi
Ti Press
“Microplastiche” nei nostri laghi, c’è da preoccuparsi?
Interrogazione firmata da 21 granconsiglieri (primo firmatario Tiziano Galeazzi) sull'inquinamento di laghi e fiumi ticinesi

BELLINZONA - In questi ultimi mesi è emerso un problema relativo alla presenza di troppa microplastica nei nostri laghi, in particolare il Ceresio e il Verbano. Secondo alcune analisi fatte da esperti del monitoraggio dei laghi e dei fiumi (Goletta dei laghi), risulta che il fiume Tresa fino a Luino e il Verbano, soffrano sempre più di questo nuovo inquinamento. Per contro, sembra che non siano stati condotti studi specifici riguardanti il Ceresio.

La microplastica mette in pericolo la fauna ittica: recenti studi abbiano dimostrato che l'inquinamento da parte delle microplastiche abbia raggiunto la catena alimentare, con un impatto negativo anche sulla salute dell’uomo.

Per Tiziano Galeazzi (primo firmatario) e altri esponenti di svariati partiti (in tutto 20 deputati), servono dunque urgenti interventi mirati. Per questo motivo interrogano in Consiglio di Stato: innanzitutto per avere un quadro completo della situazione, inoltre per studiare potenziali interventi mirati volti a arginare il fenomeno.

Le domande poste al Governo:

    1. Come reputa il Consiglio di Stato il fenomeno delle “microplastiche” nei nostri fiumi e nei laghi?
    2. Il Governo è in possesso di dati e studi, riguardanti la presenza di queste micro particelle già nella catena alimentare?
    3. Risulta al Governo che rispetto al Verbano (123'000 particelle per km2 e in corrispondenza del fiume Tresa oltre 550’000) dal Ceresio non vi siano dati e/o statistiche riguardanti le microplastiche e il loro quantitativo in km2.
    4. Come mai il “CIPAIS” non aggiorna più i propri dati dal 2015, ritenuto che si tratta di una commissione tra Italia e Svizzera e che nel caso specifico dovrebbe monitorare i nostri fiumi e laghi a tutela di tutti?
    5. Accertato che questo fenomeno esiste ed è sempre più presente e ritenuto che il problema principale per poter intervenire con un’attività ispettiva, è la mancanza di valori di riferimento, cioè la quantità di micro particelle (microinquinanti) presenti nelle acque, come intende intervenire il Governo?
    6. Potenziali interventi mirati, da chi saranno presi a carico? Dalla Confederazione, dal Cantone, oppure in considerazione del CIPAIS, gli oneri e gli interventi ambientali verranno suddivisi con l’Italia? Sei così fosse, in quale misura percentuale?
    7. Da questo punto di vista, non potrebbe essere oggetto di discussione anche all’interno della Regioinsubria, in relazione alla parte ambientale, la pulizia dei fiumi e dei laghi e ovviamente anche quella finanziaria?
    8. A che punto si trova la realizzazione specifica sugli impianti IDA (Impianti Depurazione Acque) per abbattere i microinquinanti? Se non ancora in funzione, quale sarà la tempistica?
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COMMENTI
 

Evry 6 anni fa su tio
Fare l'ecologista oggi è moltoi facile, dimostrate con fatti concreti, tutto inizia dall'educazione ed il rispetto !! I responsabili in primis sono i gentitori e tutti i maestri, docenti, e professori, filosofi e (s)parlamentari !!

lui63 6 anni fa su tio
Forza Galeazzi sei tutti noi??????

Bandito976 6 anni fa su tio
E i boschi? L'aria? E' tutto inquinato! Avanti cosí che il trasloco su un'altro pianeta é vicino.
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