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CANTONEIl PLRT sulla banda ultra-larga nelle zone periferiche: «Un vantaggio territoriale»

13.02.18 - 17:47
I LIberali Radicali ribadiscono l’importanza di un sostegno attivo da parte della Confederazione
Il PLRT sulla banda ultra-larga nelle zone periferiche: «Un vantaggio territoriale»
I LIberali Radicali ribadiscono l’importanza di un sostegno attivo da parte della Confederazione

BELLINZONA - La commissione dei trasporti e delle telecomunicazioni del Consiglio nazionale ha deciso oggi di rinviare le decisioni sull’iniziativa ticinese del 2016, dove si chiedeva di garantire un’offerta capillare di servizi di banda ultra larga su tutto il territorio nazionale. Il PLRT «comprende» la scelta commissionale di rimandare il tema a dopo la revisione della legge sulle telecomunicazioni, che inizierà a marzo ed è quindi imminente, ma «intende ribadire l’importanza di un sostegno attivo da parte della Confederazione per l’ampliamento di queste reti anche nelle regioni meno interessanti dal profilo della redditività».

«Quello della banda larga - ricordano i Liberali Radicali in un comunicato odierno - è un progetto fortemente sostenuto dal PLR, che lo ha lanciato con una mozione nel 2013 (primo firmatario: Giacomo Garzoli). In seguito, il tema è stato ripreso in un’iniziativa cantonale dal Gruppo socialista». «La mobilità dei dati - proseguono - rappresenta la sfida del futuro e un investimento di grande valore strategico, sia per gli agglomerati, sia per le zone periferiche e di montagna. E il sostegno della Confederazione è irrinunciabile».

Per il PLR il traffico dei dati costituisce sempre più una componete fondamentale di qualsiasi attività e le reti di telecomunicazione ad alta capacità in fibra ottica rappresentano «le autostrade del futuro, indispensabili per erogare servizi che stanno diventando decisivi, sia nel settore privato, sia in quello pubblico per lo sviluppo economico».

Secondo Andrea Nava, segretario cantonale PLR: «Garantire una veloce trasmissione dei dati permetterà lo sviluppo di nuove realtà economiche e sociali. Un considerevole vantaggio territoriale per l'insediamento di attività interessanti, per lo sviluppo del telelavoro. Che farebbe crescere allo stesso tempo l'attrattività delle zone periferiche e, in particolare, delle nostre valli».

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