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CANTONE“No Billag”, l’Associazione Popolare del Servizio Pubblico per il “no”

06.02.18 - 18:17
Ti Press
“No Billag”, l’Associazione Popolare del Servizio Pubblico per il “no”

 

ACQUAROSSA - Il comitato dell’Associazione Popolare per il Servizio Pubblico raccomanda di respingere l'iniziativa "No Billag" che, se accettata, «mina alla base l’esistenza stessa della SSR/TSR/RSI, mettendo così in pericolo l’emissione di programmi secondo criteri del servizio pubblico nel rispetto delle minoranze culturali e linguistiche della Svizzera».

«All’insegna dei cambiamenti epocali in atto nel mondo, l’ente radiotelevisivo dovrà comunque rinnovarsi per stare al passo con le nuove tecnologie, dovrà razionalizzare strutture e attività su tutti i fronti, conseguendo anche risparmi per assicurarsi un futuro finanziariamente sano», si legge inoltre nel comunicato.

Per l'Associazione, ciò non sarebbe il caso se fosse accettata l’iniziativa “No Billag”, siccome «l’ente si vedrebbe a breve privato della maggior parte delle attuali entrate con gravi conseguenze sull’attività dell’immediato futuro. Questo vuoto operativo sarà sfruttato da società private che sceglieranno solo i settori redditizi, lasciando allo Stato (= imposte dei cittadini) i campi deficitari come potrebbero essere i servizi d’informazione e culturali, specialmente quelli concepiti per regioni linguistiche e culturali minoritarie e periferiche. Il Ticino e altre regioni di periferia usciranno quindi perdenti da questa “privatizzazione generalizzata“ di trasmissioni radiotelevisive. Inoltre l’utente pagherà ogni programma consumato, e il prezzo complessivo per i programmi trasmessi dalle emittenti private secondo criteri commerciali, sarà probabilmente più alto di quello attuale».

Questi sono alcuni motivi per cui l’Associazione Popolare per il Servizio Pubblico auspica il respingimento dell’iniziativa “No Billag”, invitando però Parlamento e Governo a mettere in atto tutto il possibile per assicurare al Paese una politica radiotelevisiva che sappia rispondere ai bisogni della popolazione e all’evoluzione di strumenti e servizi.

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