Il consigliere federale terrà domani, in Ticino, un discorso sui risultati di questi primi tre mesi di governo. Per "Le Temps" ha mostrato finora «una naturalezza quasi spensierata»
BERNA - In attesa del bilancio dei primi 100 giorni di Ignazio Cassis, che lo stesso consigliere federale, traccerà domani, in occasione del suo discorso a Lugano, anche il quotidiano "Le Temps" ha voluto trarre le sue conclusioni su questi primi 3 mesi di governo. Il bilancio «sconcertante» mostra un consigliere federale a cui «piace parlare». Il liberale radicale ha preso le redini del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) il 1° novembre. Ma si è già espresso all'incontro annuale dell'UDC ad Albisgüetli, a margine del World Economic Forum di Davos, la scorsa settimana, e attraverso diverse interviste tenute durante le sue visite.
Forti pressioni - Secondo il quotidiano romando la pressione sulle sue spalle era molto forte già all'inizio della nomina. È aumentata ulteriormente a dicembre, quando la Commissione Ue ha deciso di concedere solo per un anno alla piazza finanziaria svizzera l'equivalenza con le norme Ue. Spettano quindi al ticinese le difficile trattative con l'Unione europea.
Critiche - Per il quotidiano romando, Cassis ha dato l'impressione di pensare ad alta voce negli ultimi tre mesi, al punto che i suoi avversari non hanno aspettato fino alla fine del suo periodo di prova per attaccarlo. Da Levrat è stato definito un "tirocinante". Il consigliere di Stato Beat Vonlanthen (PDC / FR) ha preferito attendere prima di giudicare. Ma solo fino al 31 gennaio. «Dopo mi aspetto che prenda una posizione chiara e coerente».
Ignazio Cassis, per Le Temps, sarebbe «sopraffatto dalle sue stesse promesse». Un «prigioniero» del "reset" il pulsante non è ancora stato trovato.
«Mi fido di lui e aspetto il risultato del suo lavoro. Ma finora le sue dichiarazioni hanno portato solo confusione», ha aggiunto il consigliere nazionale Marco Chiesa (UDC/TI).
Se la pagella non sembra avere i voti sperati, non resta che attendere il suo discorso di domani, nel quale sarà chiaro quanto raggiunto finora.