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VERZASCAAggregazione in Verzasca, si vota il 10 giugno

31.01.18 - 10:18
Il nuovo comune nascerà dalla "fusione" fra Brione Verzasca, Corippo, Frasco, Sonogno, Vogorno e i territori vallerani di Cugnasco-Gerra e Lavertezzo. Previsti contributi per 18 milioni
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Aggregazione in Verzasca, si vota il 10 giugno
Il nuovo comune nascerà dalla "fusione" fra Brione Verzasca, Corippo, Frasco, Sonogno, Vogorno e i territori vallerani di Cugnasco-Gerra e Lavertezzo. Previsti contributi per 18 milioni

VERZASCA - I cittadini di Brione Verzasca, Corippo, Frasco, Sonogno, Vogorno e dei territori vallerani di Cugnasco-Gerra e Lavertezzo saranno chiamati alle urne il prossimo 10 giugno (in concomitanza con le federali) per la votazione consultiva in merito all'aggregazione della Verzasca.

Lo scorso 12 gennaio - ricordiamo - i Municipi dei sette Comuni coinvolti – con l’approvazione dei rispettivi Consigli comunali – hanno sottoscritto i propri preavvisi favorevoli e trasmesso il rapporto finale sull’istituzione del nuovo Comune al Governo che lo ha approvato. In caso di esito positivo dalle urne l’entrata in funzione della nuova entità dovrebbe avvenire nella primavera del 2020 con le prossime elezioni comunali.

18 milioni dal Consiglio di Stato - Per la nascita del nuovo Comune, il Consiglio di Stato ha confermato la volontà di sottoporre al Gran Consiglio un messaggio che prevede contributi finanziari complessivi per 18 milioni di franchi, cosi suddivisi:

• 11 milioni di franchi quale contributo di risanamento che comprende gli indennizzi per i territori vallerani dei Comuni di Lavertezzo e Cugnasco-Gerra

• 2,4 milioni di franchi quale contributo massimo per la costruzione di una nuova palestra nel centro scolastico di Brione Verzasca

• 2 milioni di franchi quale sostegno finanziario a investimenti di valenza regionale per lo sviluppo socioeconomico e territoriale

• 2,6 milioni di franchi quale contributo per il risanamento definitivo del bilancio del Comune di Lavertezzo

La seconda sarà la volta buona? - Come noto, un progetto aggregativo analogo era già stato accolto dalla maggioranza dei cittadini il 14 aprile 2013, ma una sentenza del Tribunale federale – pronunciata il 25 agosto 2015 – aveva annullato il decreto legislativo che istituiva la nuova entità comunale. La decisione era stata motivata dall’assenza – nella Legge cantonale sulle aggregazioni e separazioni dei Comuni (LAggr) – di una base legale che permettesse la separazione coatta di parti di territorio da un Comune. In seguito alla sentenza, d’intesa con i Comuni coinvolti, il Dipartimento delle istituzioni ha valutato diversi scenari, riattivando la Commissione di studio e aggiornando il rapporto sul progetto, poi sottoscritto da tutti i partecipanti il 26 luglio dello scorso anno.

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