Il Municipio ha risposto all'interpellanza di Tuto Rossi che la definiva «una mostruosa assurdità»
BELLINZONA - Il Municipio di Bellinzona risponde all’interpellanza presentata da Tuto Rossi, che definiva «una mostruosa assurdità» la futura fermata del treno in Piazza Indipendenza.
Con una lunga premessa, la Città critica i toni utilizzati, ma anche l’inoltro dell’interpellanza avvenuto al Consiglio comunale due settimane dopo rispetto a quando è stata trasmessa ai media.
A chi si domandava inoltre «a chi interessi una fermata a 800 metri di distanza» rispetto alla stazione - principalmente «ai firmatari della Lega dei ticinesi» - il Municipio risponde che il progetto del terzo binario «è prioritario anche per il Consigliere di Stato Claudio Zali e prima di lui per entrambi i suoi due predecessori, oltre che per le autorità cantonali e federali».
Una fermata utile - L’approvazione del terzo binario a Bellinzona, sottolinea il Municipio, ha coinvolto Consiglio di Stato, Gran Consiglio, Ufficio federale dei trasporti, Consiglio federale, Parlamento federale e Assemblea federale.
La nuova fermata inoltre «renderà più attrattivo il treno nei confronti dell’auto per gli spostamenti da e per l’agglomerato di Bellinzona», oltre che a rendere «più attrattivo il Centro storico».
TILO metropolitana cantonale - Il terzo binario e la fermata di Piazza Indipendenza - che sarà adibita solo al traffico regionale - fanno parte della «strategia cantonale» per «sfruttare appieno la linea Alptransit anche per il potenziamento del servizio ferroviario regionale» e «aspirare ad avere a corto termine un treno passeggeri ogni 15 minuti fra Bellinzona e Lugano e rispettivamente Locarno».
Grazie alla galleria di base del Monte Ceneri, «si potrà usufruire della linea ferroviaria quale “metropolitana a cielo aperto”» che collega tutti gli agglomerati del Ticino.
Nessuna assurdità - La fermata di Piazza Indipendenza - per il Municipio - «non è per nulla assurda, ma risulta anzi di notevole interesse ed è compatibile con una eventuale futura ulteriore fermata più a sud nell’area “Saleggi”» (a Giubiasco), come pure a Camorino, San Paolo e Claro.
Il terzo binario permetterebbe di potenziare il servizio ferroviario regionale e la mobilità interna del cantone, in attesa della concretizzazione del progetto di AlpTransit che prevede una linea di aggiramento del Bellinzonese («progettazione allo stato attuale non contemplata dalla Confederazione prima del 2035, con entrata in servizio della linea quindi non prima del 2050»).