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CANTONE"Sì" al controllo sistematico dei permessi

23.01.18 - 16:23
Il Gran Consiglio ha accolto l’iniziativa parlamentare presentata dai deputati PPD Fonio, Pagani e Agustoni
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"Sì" al controllo sistematico dei permessi
Il Gran Consiglio ha accolto l’iniziativa parlamentare presentata dai deputati PPD Fonio, Pagani e Agustoni

BELLINZONA - Si al controllo sistematico del rilascio di nuovi permessi. Nel pomeriggio, dopo due ore di discussione, il Gran Consiglio ha accolto - con 59 voti a favore, 23 contrari e 2 astenuti - il rapporto di maggoranza dell’iniziativa parlamentare presentata nel mese di giugno 2016 da Giorgio Fonio (primo firmatario) e dai due colleghi di partito Luca Pagani e Maurizio Agustoni.

L’iniziativa - sostenuta oggi dai Gruppi PPD, Lega, PS e La Destra - chiede di implementare un controllo sistematico a monte per ogni nuova domanda di permesso di lavoro, così come i rinnovi, in modo da scongiurare sul nascere abusi nell’applicazione delle regole fissate all’interno dei CNL e dei contratti collettivi di lavoro decretati d’obbligatorietà generale. Un principio condiviso anche nel rapporto di minoranza, in cui venivano però evidenziate due problematiche: la violazione del diritto superiore e il rischio di "iperburocrazia".

Una misura «necessaria, realizzabile e assolutamente sostenibile» ha ribadito Giorgio Fonio nel suo intervento, precisando l'importanza di fermare sul nascere le situazioni di abuso, senza però ledere né all'accordo sulla libera circolazione né tantomeno creando disparità con i cittadini residenti, come sottolineato dal co-firmatario Luca Pagani.

La palla passa ora al Consiglio di Stato che, contrario all'iniziativa, sarà chiamato a preparare una legge di applicazione da sottoporre al Parlamento.

«Un nuovo strumento» a favore degli onesti - L’esito positivo del voto parlamentare è stato accolto con grande soddisfazione dal PPD, che in un comunicato ha sottolineato l’importanza di disporre di un «nuovo strumento» contro gli speculatori che considerano il Ticino «terra di nessuno».

«I lavoratori vittime di dumping, i lavoratori residenti esclusi dal mondo del lavoro e tutte quelle imprese che pagano responsabilmente salari giusti e equi - sottolinea il PPD - possono ora contare su uno strumento che darà loro speranza e che nel contempo andrà a favore del mercato del lavoro ticinese».

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COMMENTI
 

Mag 6 anni fa su tio
Questa misura non eviterà la sostituzione dei lavoratori residenti a causa dei costi salariali. Chi ha fatto il furbo e ha sfruttato fino ad oggi i frontalieri per il proprio tornaconto, non avrà alcuna remora a continuare a farlo usando piccoli "accorgimenti". Inoltre questa misura non è efficace senza il minimo salariale per tutte le categorie di lavoro.
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