È scontro sulla proposta del Governo sullo stipendio orario che oscilla tra i 18,75 e i 19,25 franchi orari. Dure critiche da parte di MPS e PS
BELLINZONA - Per l'MPS il salario minimo proposto dal Consiglio di Stato - che oscilla tra i 18,75 e i 19,25 franchi orari - anziché combattere il dumping salariale lo favorisce. È chiara la presa di posizione del Movimento in merito al messaggio per la nuova Legge presentato questa mattina dal Consiglio di Stato.
L'MPS si concentra sulle cifre. Il salario mediano è di 4'283 franchi, su 13 mensilità. Questo vuol dire che la metà della popolazione salariata in Ticino percepisce un salario inferiore a questo livello, l'altra metà è al di sopra. In base a questo, il salario minimo proposto dal Consiglio di Stato «è di quasi il 30% inferiore al salario mediano». Una cifra che «non può che contribuire a un'ulteriore spinta verso il basso di tutto il sistema salariale».
L'MPS ha sempre sostenuto che non possa essere accettato un salario minimo legale infeirore ai 52'000 franchi annui (4'000 franchi per 13 mensilità). Quello proposto nel messaggio è di conseguenza «una vera e propria legalizzazione di salari da fame, salari con i quali nessun lavoratore e lavoratrice può degnamente vivere in Ticino».
Una «legalizzazione della miseria» che porterebbe «negative ricadute sociali».
Anche il PS contrario - La proposta del Consiglio di Stato è stata bocciata anche dal PS che «esprime la sua più viva disapprovazione riguardo agli importi»: «È troppo bassa e non risponde all’esigenza formulata dal principio di “Salviamo il lavoro in Ticino!”».
Il problema principale evidenziato dal PS è che la forchetta definita dalla maggioranza del Consiglio di Stato è inferiore ai 20 franchi all’ora e si riferisce alle prestazioni sociali del Cantone per una persona sola, non a quelle per un’economia domestica. La forchetta definita dalla maggioranza del Governo implica invece che chi riceve questi salari sia comunque costretto a chiedere l’aiuto dello Stato. «Non è quindi ammissibile che lo Stato introduca un salario minimo, riconoscendogli lo statuto della legalità, che implica un suo intervento».