Cerca e trova immobili

BELLINZONARifiuti vegetali e puzza: «Chi controlla l’idoneità dei funzionari?»

18.10.17 - 09:49
Scatta l’interrogazione a seguito della sentenza del Tribunale federale che ha annullato l’appalto alla Compodino. Inseriti nella lista cantonale impianti non a norma: «Perché nessuno si è accorto?»
Tipress
Rifiuti vegetali e puzza: «Chi controlla l’idoneità dei funzionari?»
Scatta l’interrogazione a seguito della sentenza del Tribunale federale che ha annullato l’appalto alla Compodino. Inseriti nella lista cantonale impianti non a norma: «Perché nessuno si è accorto?»

BELLINZONA - Per decenni la gestione e lo smaltimento degli scarti vegetali in Ticino «non hanno funzionato a norma di legge». A sottolinearlo sono i deputati Sara Beretta Piccoli, Michela Delcò Petralli e Germano Mattei, che in un’interrogazione - scattata dopo la decisione del Tribunale federale di annullare l’appalto alla Compodino - chiedono al Consiglio di Stato di fare chiarezza in merito ai controlli di idoneità sui funzionari che hanno allestito la lista cantonale degli impianti di compostaggio per lo smaltimento “del verde”.

Parte di questi - secondo alcuni oltre la metà - non sarebbero infatti a norma, motivo che ha spinto i tre firmatari a chiedere al Governo di fare i nomi dei funzionari responsabili, rei di non essersi resi conto di avere inserito nella lista degli impianti di compostaggio non a norma di legge.

«Com’è possibile che la lista del 2011 - e tutt’oggi in vigore - menzioni impianti fuori norma, seppur come soluzione transitoria?», chiedono i tre deputati, invitando il Consiglio di Stato a chiarire inoltre «la falsità» delle risposte scaturite dall’interrogazione “Veleni sul territorio?” del 2014.

Le domande rivolte al Consiglio di Stato

    • Com’è possibile che la lista degli impianti di compostaggio del 2011 - e tutt’oggi in vigore - menzioni impianti fuori norma, seppur come soluzione transitoria?
    • Quali sono i funzionari responsabili preposti all’allestimento della lista?
    • Come è possibile che questi funzionari non si siano accorti di avere inserito nella lista degli impianti di compostaggio non a norma di legge?
    • A parte Locarno - che si ritrova a pagare spese giudiziarie e legali - ci sono altri comuni indotti in errore dalla lista cantonale, che hanno appaltato lo smaltimento di degli scarti vegetali a ditte che lavorano senza adempiere ai requisiti di legge?
    • Come conta di rimediare il Lodevole Consiglio di Stato alla scabrosa situazione che si è venuta a creare?
    • Cosa direbbero i Tribunali della pratica tollerata dall’autorità cantonale per il compostaggio a fondo campo?
    • Il Cantone si avvale dei servizi di compostatori? Se si, rispettano le norme vigenti?
    • Dopo l’interrogazione N. 76.15 in merito alle plastiche sui campi sono stati presi delle misure per migliorare la situazione?
    • Secondo le direttive federali la pratica del fondo campo deve essere un’attività accessoria a quella agricola. Questa direttiva è rispettata? Le ditte che praticano il fondo campo sono riconosciute quali aziende agricole ai sensi dell’art. 6 dell’ordinanza sulla terminologia agricola del 7 dicembre 1998 (OTerm)?
    • Come giustifica il Governo l’inattendibilità o meglio, le falsità delle risposte scaturite dall’interrogazione del 27 giugno 2014?
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

navy 6 anni fa su tio
In Ticino, nonostante le derive "filosofiche all'italiana" degli ultimi anni ed i relativi lamenti logorroici, non si è controllato in tanti di quei ambiti che è più facile trovare difetti che pregi. Un cantone alla deriva che puzza sempre più............

Gus 6 anni fa su tio
Più che al Consiglio di Stato , le domande andrebbero dirette al Dipartimento del Territorio e a chi lo dirige

pillola rossa 6 anni fa su tio
'Rogna, cimurro e petardi bagnati'... grande stima!
NOTIZIE PIÙ LETTE