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BELLINZONAOfficine: «Basta farci prendere per i fondelli dalle FFS!»

06.10.17 - 09:00
Interpellanza di Matteo Pronzini
Ti Press
Officine: «Basta farci prendere per i fondelli dalle FFS!»
Interpellanza di Matteo Pronzini

BELLINZONA - Per Matteo Pronzini «è chiaro che le FFS stanno procedendo allo smantellamento dell’Officina FFS di Bellinzona», ciò che sarebbe «un pesante colpo al futuro occupazionale della regione e dell’intero Cantone».

Di conseguenza, «una permanenza in un gruppo di lavoro con le FFS da parte dei rappresentanti del  Consiglio di Stato equivale ad un oggettivo tradimento degli interessi del Cantone e significa assumere coscientemente il ruolo di becchini dell’Officina di Bellinzona», cosa che peraltro è giâ stata fatta dai lavoratori delle Officine e dai sindacati.

Alla luce di ciò, il deputato dell’MPS ha deciso di interpellare il Governo chiedendo se sia vero che tra le quattro varianti in discussione la migliore per le FFS sia quella di chiudere l’Officina FFS di Bellinzona. Si chiede inoltre se sia vero che le FFS esigano dal Cantone la messa a disposizione di un terreno edificabile, che il Cantone acquisti gli attuali sedimi (di Bellinzona) ad un prezzo migliore di quello che potrebbero ottenere sul mercato, d’essere esentati dal pagamento della tassa sul valore immobiliare e il cambiamento di destinazione dell’attuale sedime (da industriale ad abitativo).

Pronzini chiede inoltre Per quale ragione gli attuali sedimi dell’Officina FFS, ceduti gratuitamente, nella seconda metà del 1800, dal patriziato di Daro alle FFS allo scopo di creare dei posti di lavoro nell’ambito della manutenzione del materiale rotabile, dovrebbero essere ora pagati – addirittura ad un prezzo più alto del prezzo di mercato- alle FFS.

Infine, se il Governo si sia premunito di verificare se corrisponde al vero che le FFS intendono procedere seriamente alla manutenzione dei treni Girunoalle Officine FFS di Bellinzona.

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COMMENTI
 

87 6 anni fa su tio
Novità: l'acqua è bagnata, seguiranno ulteriori sviluppi. Si sapeva che finiva nello smantellamento dell FFS, hanno solo rimandato l'inevitabile. I dipendenti non perderanno il posto, gli sarà offerto un posto equivalente a quello attuale, sempre in Svizzera. Peccato che fare il pendolare (utilizzando le ferrovie per gli spostamenti) sarà una cosa lunga, portando il dipendente a lasciare il posto di lavoro o a trasferirsi dove si parla un'altra lingua e si usano altri modi di vivere (p.es lo Stammtisch nei bar, tanto per dirne una). Peccato che il nuovo posto di lavoro sarà in Svizzera (signori miei. il Ticino non viene considerato in Svizzera, Cassis o non Cassis, il Ticino è solo un territorio per le vacanze dei confederati tedescofoni, che non devono fermarsi alla dogana per cambiare la moneta).

GI 6 anni fa su tio
E bravo signor Pronzini, se ne è accorto anche lui...che - dipu tre fett a l''eva pulenta !
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