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LUGANO«Un lago vitale e accessibile»

01.06.17 - 11:43
I consiglieri comunali di Lugano Censi e Bortolin chiedono la valorizzazione del lungolago tramite una mozione. «I punti di ristoro scarseggiano»
«Un lago vitale e accessibile»
I consiglieri comunali di Lugano Censi e Bortolin chiedono la valorizzazione del lungolago tramite una mozione. «I punti di ristoro scarseggiano»

LUGANO - «Il lungolago di Lugano deve essere maggiormente valorizzato». Ne sono convinti  Andrea Censi e Marco Bortolin che oggi hanno inoltrato una mozione che chiede «un lago vitale e accessibile».

Secondo i due consiglieri comunali della Lega dei Ticinesi, Lugano «ha il privilegio di godere di un paesaggio mozzafiato ed esprime tutta la bellezza del nostro Cantone, dall'arte all’architettura, dalle montagne al lago». Un potenziale turistico enorme. «Ma che viene ancora poco sfruttato», sottolineano i due leghisti. Con la mozione Censi e Bortolin intendono chiedere alla Città di «studiare un intervento per migliorare l’accessibilità a una delle meraviglie naturali di Lugano: il suo lungolago».

«Punti di ristoro insufficienti» - «Siamo persuasi - continuano i due consiglieri comunali - che in questo momento i punti di ristoro sul Lago di Lugano siano insufficienti. La zona del centro ne è addirittura del tutto sprovvista. In questo momento esistono solo tre importanti realtà: il Lido a sinistra della foce del Cassarate, il Lido San Domenico a Castagnola ed il Lido Riva Caccia a ridosso del confine con Paradiso. Tuttavia è dimostrato  che la popolazione e i turisti apprezzano notevolmente la possibilità di usufruire maggiormente della vicinanza del Lago, a conferma di ciò gli straordinari successi delle iniziative temporanee quali il Mojito e il progetto Container». 

L'esempio del Lido Riva Caccia - Ma nel concreto cosa si vorrebbe fare? «La presente mozione vuole chiedere che vengano studiate nuove possibilità di realizzare infrastrutture balneari e/o ristorative nella zona della riva del Lago: da Gandria al confine con Paradiso, prendendo spunto da una realtà funzionante e unica quale il Lido Riva Caccia. In particolare sarebbe infatti auspicabile la realizzazione di nuove piattaforme sul lago con accesso dalla riva».

«Grande valenza turistica» - Censi e Bortolin vogliono quindi incaricare il Municipio di allestire uno studio di fattibilità, collaborando con tutti i principali attori coinvolti nello sfruttamento delle rive dei laghi, in particolare con la Società navigazione, per valutare dove potrebbero essere collocate ulteriori piattaforme e nuove zone balneari, adibite a scopo di ristorazione o unicamente con funzione ricreativa Le infrastrutture potrebbero poi essere gestite dalla Città o da privati. «Siamo convinti che una maggiore offerta sarebbe di grande valenza turistica e permetterebbe di sfruttare un dono naturale quale il nostro lago al meglio, creando inoltre indotti economici non indifferenti. Migliorare l’accessibilità al lago non sarebbe una prima Svizzera, infatti la Città di Zurigo da tempo si avvale di strutture simili, che occupano sia le rive del lago che quelle della Limmat». 

Benestare cantonale - I due mozionanti sanno bene che il progetto dovrà ricevere il benestare del Cantone, in quanto il lago è demanio cantonale. «Ma al momento il Cantone - ricordano Censi e Bortolin - non dispone di una legge specifica, di un regolamento dedicato, né tantomeno di un decreto esecutivo che regola l'approvazione di progetti per lo sfruttamento del lago. In tale ambito il Cantone si avvale unicamente di uno studio commissionato diversi anni fa a una società privata, che può essere ormai considerato vetusto e dai risultati opinabili».

Per questi motivi i due consiglieri chiedono al Municipio di «voler già considerare e proporre quelle che sarebbero le modifiche di piano regolatore che sarebbero necessarie per poter procedere alla realizzazione delle infrastrutture». Inoltre si richiede di «commissionare uno studio di fattibilità nel creare nuove zone a lago ed eventuali piattaforme, tenendo conto delle eventuali rotte di navigazione e valutando la possibilità di avere nuove zone di balneazione e/o ricreative».

Infine Censi e Bortolin chiedono al Municipio di impegnarsi «a presentare uno studio di fattibilità, procedendo nel contempo a discuterne con le autorità Cantonali al fine di ottenere un preavviso favorevole», nonché «a presentare eventuali modifiche di piano regolatore che comprenda l'edificazione di strutture di balneazione e ristorazione sul lungolago».

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COMMENTI
 

navy 6 anni fa su tio
Certo! Valorizziamo il panorama mozza fiato e le bellezze del lungolago ma con regole uguali per tutti! Il Mojito sarà sicuramente super gettonato ma, de facto, è illegale o comunque di gestione "taia e medega" Questo aldilà delle belle parole dell'onorevole Bertini di qualche settimana fa. Se fa (giustamente) il braccio di ferro con l'abusivismo all'ex macello pubblico, si comporti di conseguenza anche sulle rive del lago. Caso contrario si chiama mafia.

Zico 6 anni fa su tio
Risposta a Meno
sarebbe bello anche sapere chi ha firmato il contratto Gabbani/LAC e su indicazione di quali ambiti politici e/o amministrativi.

navy 6 anni fa su tio
Risposta a Meno
Condivido e quoto al 100%! Se vuoi vendere quattro stracci e piazzare una bancarella devi chiedere e pagare. Tutto regolato al cm e, magari, supervisionato dall'onorevole Bertini!Poi però il buon Bertini (capo dicastero sicurezza e vice sindaco) chiude gli occhi su di una cosa vergognosa come la gestione Mojito!La mafia. La gestione mafiosa è a Lugano e non è solamente targata ITALIA ma gestita, alla grande, da ticinesotti DOC, colmo dei colmi, con funzioni pubbliche!Non lo dico io! Lo dicono i fatti ed i fatti sono INEQUIVOCABILI. Se poi vogliamo parlare in "avvocatese", facciamolo pure!

navy 6 anni fa su tio
Risposta a Zico
Vedo che l'appetito vien mangiando (da Gabbani e/o da un'altra parte)! Ad ogni modo e battute a parte, il buon comune di Lugano, di scheletri nei cassetti ne ha diversi e nonostante ciò vi sono politici che pontificano (vedi mio primo commento).

navy 6 anni fa su tio
Risposta a navy
*scheletri negli armadi e non nei cassetti.........il caldo fa brutti scherzi!

Zico 6 anni fa su tio
Risposta a navy
si vede che a Lugano i cassetti sono molto grandi...quasi come armadi.

maocr 6 anni fa su tio
Risposta a Zico
C'é una riva del Ceresio abusata e straprivatizzata grazie alla "tolleranza e accondiscendenza " di politici (comuni e cantone) i quali nascondendosi dieto a problemi di vario genere (su tutte le rive del lago, e anche al verbano é la stessa cosa) sono molto restii a dare la giusta legalità allle rive del lago. Il ricavo di un furto viene confiscato,le rive ottenute dai privati con modi illegali(cena con sindaci o"regali" vari per non dire altro)di appropriazione non corretta di terrritorio cantonale(demanio pubblico) stranamente non può essere toccato. Intanto il lago(così bello),non é quasi acessibile al pubblico. Della serie che il lupo perde il pelo ma non il vizio.

freevoice 6 anni fa su tio
certo !! togliamo quei pochi turisti che ancora tengono in piedi la baracca consumando nei ristoranti e bar del centro, e spostiamoli tutti sul lungolago,...!! Facciamo chiudere le attività storiche perchè devono sottostare a 3000 condizioni...a tutto vantaggio degli esempi che sono stati citati.... paesaggio stupendo, ma non un altrettanto trattamento stupendo (vedi mojito dove manca un gabinetto e le bibite sono servite in bicchieri di plastica). Così poi il turista ritorna sicuramente a Lugano (, si certo, 2 volte)!!!. Ovviamente si chiede anche di commissionare l'ulteriore studio dal costo spropositato per valutare la fattibilità di aprire nuovi locali e far fallire quelli esistenti ? Forse non a tutti è chiaro che i soldi pubblici vanno centellinati, non sperperati!!! Speriamo che questo non sia lo spessore dei politici del futuro, altrimenti poro Lügan....e pori nüm.

Nicklugano 6 anni fa su tio
Risposta a freevoice
Porta pazienza Freevoice, non appena iscritti nel patrimonio UNESCO anche i Toi Toi (ormai mancano solo quelli), il problema si risolve da solo. Per il resto, condivido in pieno.

Nicklugano 6 anni fa su tio
Perfetto, però con gli stessi doveri e con le stesse regolamentazioni in vigore per tutti gli esercizi pubblici... non come Mojito ecc... (servizi igienici, accessibilità, conservazione, ...).

MIM 6 anni fa su tio
Speriamo vengano ascoltati e che, almeno per una volta, non si cominci a litigare. Il Comune fissi un affitto e i controlli; il resto deve farlo il mercato. Speriamo vincano dei giovani.

Frankeat 6 anni fa su tio
Bravi ragazzi. Non fermatevi.

Traccia 6 anni fa su tio
Dobbiamo evolvere come fanno o hanno già fatto altre città. Dobbiamo rendere viva la nostra bella Lugano. Vogliamo il turismo? E allora avanti!!
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