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BELLINZONAVerdi: «Bonus fiscali solo alle aziende e alle società integrate nel territorio»

15.02.17 - 09:31
Verdi: «Bonus fiscali solo alle aziende e alle società integrate nel territorio»

BELLINZONA - A pochi giorni dalla votazione che ha sancito l’affossamento della “Riforma fiscale delle imprese III” si continua a discutere.

In Ticino il consigliere di Stato Onorevole Vitta ha affermato che la vittoria, con 1.7% di scarto, dà le basi per uno studio a livello cantonale di una riforma della fiscalità delle imprese, che potrebbe fungere da modello per quella federale.

I Verdi del Ticino «che da anni si prodigano con innumerevoli atti parlamentari molto concreti atti a correggere le distorsioni dell’attuale modalità di fare economia» non accettano la lettura data dal Consigliere di Stato perché «confusa e fuorviante».

Chiedono quindi che «prima di azzardare delle ulteriori proposte di manovre finanziarie, sia fatto un lavoro approfondito che consideri l’economia in senso lato e non solo gli aspetti puramente monetari della questione».

I Verdi chiedono quindi che la volontà popolare sia rispettata elaborando una legge che, una volta per tutte, definisca dei parametri per definire un’impresa con valore aggiunto per il territorio Svizzero. «Non è corretto premiare tutte le aziende o società indistintamente da come e cosa fanno, non è corretto anche nei confronti di chi lavora seriamente, nel rispetto di valori che fino a pochi anni fa la Svizzera era fiera di sbandierare».

«La qualità nei prodotti e nell’innovazione, l’equità sociale, l’impiego di manodopera qualificata e locale, il rispetto ambientale, sono parametri che dovrebbero essere considerati nella valutazione di un’azienda che vuole installarsi sul territorio svizzero. Solo le aziende o società virtuose devo poter avere accesso a dei bonus fiscali, qualità e non più quantità» ribadiscono i Verdi, che chiedono che sia istituito un sistema basato sui criteri che possa misurare l’integrazione territoriale delle aziende e delle società, «elementi fondamentali per uno sviluppo sostenibile della nostra economia garantendo nel contempo qualità di vita».

«Tutti chiediamo che uno straniero dimostri la sua reale integrazione per poter avere un passaporto rossocrociato, e allo stesso modo dobbiamo pretenderlo dal mondo economico/industriale affinché si favorisca un’economia sana che possa garantire un reale futuro alla Svizzera e ai suoi abitanti».

 

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