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CANTONEVerdi: Marco Rudin è il nuovo presidente del Comitato cantonale

14.12.16 - 06:15
La nomina è avvenuta ieri sera. A seguire si è parlato di votazione federale, Legge sulla Riforma III e imposizione delle imprese
tipress
Verdi: Marco Rudin è il nuovo presidente del Comitato cantonale
La nomina è avvenuta ieri sera. A seguire si è parlato di votazione federale, Legge sulla Riforma III e imposizione delle imprese

BALERNA - Il Comitato Cantonale dei Verdi del Ticino si è trovato ieri sera, 13 dicembre, per un primo incontro dopo la nomina avvenuta durante l’ultima assemblea a Balerna.

Nell'occasione Marco Rudin è stato designato Presidente del rinnovato Comitato. «Forte dell’esperienza maturata in seno al Coordinamento per l’uscita dal nucleare, Marco milita da molti anni nei Verdi del Ticino e ha vissuto da vicino tutte le vicende del partito - sottolineano i Verdi in una nota stampa - . Persona pacata e diplomatica ma determinata nel perseguire gli obbiettivi, saprà guidare il nuovo comitato che da subito si è mostrato attivo e pronto a raccogliere nuove sfide».

Il comitato cantonale si è anche espresso per quanto concerne il prossimo tema in votazione federale, la Legge sulla Riforma III dell’imposizione delle imprese. I Verdi del Ticino non appoggiano la nuova proposta di legge. «Invece di vegliare all’equilibrio delle finanze pubbliche - spiegano i Verdi -, il Parlamento ha approvato nuovi privilegi e ulteriori sgravi delle imposte alle imprese mediante una vasta scelta di regali fiscali per le grandi aziende e conseguenti perdite miliardarie per le collettività, in particolare cantoni e comuni».

«Queste - si prosegue - dovranno essere colmate attraverso nuovi tagli alle prestazioni erogate e aumenti d’imposte per i contribuenti. Si teme che alla fine saranno le persone fisiche, i salariati e la classe media, già ora i maggiormente tassati, che dovranno passare alla cassa, con aumenti fiscali, nuove tasse e diminuzioni delle prestazioni alla popolazione».

I Verdi del Ticino affermano di non voler sostenere «sgravi a pioggia che premierebbero anche le imprese che contribuiscono a creare dumping salariale e disoccupazione, e che impoveriscono durevolmente il nostro cantone distruggendone il territorio e peggiorandone la qualità dell’aria».

Si ricorda inoltre che il comitato cantonale si è già espresso a favore degli altri tre referendum in votazione il prossimo 12 febbraio.

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