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BELLINZONAGessatori e lotta al dumping

30.09.16 - 09:24
Gessatori e lotta al dumping

BELLINZONA - Ieri OCST e UNIA hanno mostrato come nel settore del gesso in Ticino vi sia in atto un processo di precarizzazione e peggioramento delle condizioni di lavoro e salariale. «Un fenomeno vero e proprio di dumping. Un processo orchestrato e promosso non solo da singoli padroni ma dall’Associazione padronale dei gessatori» scrive Matteo Pronzini in un’interrogazione inoltrata al Consiglio di Stato.

I sindacati denunciano una sistematica riduzione dei salari versati, tramite l’assegnazione a classi salariali  non qualificate o semi qualificate di personale qualificato. Sembrerebbe inoltre che nel recente passato alcune aziende abbiano proceduto a modificare i contratti di lavoro, riducendo gli stipendi del personale e adeguandoli ai minimi delle relative classi salariali. Ultimo atto in ordine di tempo la disdetta, lo scorso 29 settembre 2016,  del contratto collettivo di lavoro da parte dell’associazione padronale.

Partendo da questa situazione, Pronzini chiede al Consiglio di Stato se la commissione paritetica del CCL del gesso abbia informato la commissione tripartita di questa grave situazione di dumping, e se sì quali sono le richieste fatte dalla commissione paritetica e quali sono state le decisioni prese dalla commissione tripartita, e se no cosa intenda fare il Consiglio di Stato al fine di bloccare questa situazione.

Altro interrogativo sono i dati: «A quanto ammontano i contributi incassati annualmente dalla commissione paritetica del settore e quanti ispettori ha quest’ultima? Quante ditte ha controllato tra il 2009 e il 2014? Quante di queste sono state sanzionate?

In ultimo chiede al Consiglio di Stato se anche la commissione paritetica del gesso si era espressa favorevolmente per il controprogetto di “Basta con il dumping salariale”, ritenendo che avrebbe potuto migliorare la tutela dei lavoratori e promuovere una concorrenza leale tra gli imprenditori.

 

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