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CANTONEPrima i nostri? «Renderà una giungla il mercato del lavoro»

25.09.16 - 16:40
Il Partito socialista fa il punto sulle votazioni. Nessuno dei temi in votazione ha avuto l'esito sperato dalla sinistra: «Siamo delusi ma ne prendiamo atto e ne trarremo le dovute conclusioni»
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Prima i nostri? «Renderà una giungla il mercato del lavoro»
Il Partito socialista fa il punto sulle votazioni. Nessuno dei temi in votazione ha avuto l'esito sperato dalla sinistra: «Siamo delusi ma ne prendiamo atto e ne trarremo le dovute conclusioni»

BELLINZONA - È un partito socialista che esce con le "ossa rotte", metaforicamente parlando, dalle votazioni odierne. «Nessuno dei temi in votazione ha avuto l’esito che auspicavamo: un fatto che ci delude ma del quale dobbiamo prendere atto, traendo le dovute conclusioni» sottolineano i socialisti in una nota stampa odierna.

Popolo ticinese in difficoltà - L’accettazione di AVSplus in Ticino, insieme al controprogetto contro il dumping e all’iniziativa che chiede una preferenza per la manodopera locale, è un chiaro segnale delle difficoltà con le quali è confrontata la popolazione ticinese. «Difficoltà delle quali il Governo cantonale dovrà tenere conto, evitando ulteriori tagli allo Stato sociale come quelli previsti nella recente manovra di rientro. Tagli ai quali noi ci opponiamo con i tre referendum appena lanciati»  - specificano i membri del PS.

Sempre peggio per il mercato del lavoro - Il Partito socialista poi parla di altre difficoltà: quelle che avrà il Governo ticinese nel fare applicare l'iniziativa dell'UDC. «Che dunque non cambierà in modo significativo il mercato del lavoro ticinese. Anzi, se possibile lo renderà ancora più simile a una giungla. Perché, concentrata sul sintomo, non va a curare la malattia: la sete di profitto e l’assenza di responsabilità sociale di una parte del mondo dell’imprenditoria. La priorità alla manodopera locale sarà inefficace senza i soli strumenti capaci di battere il dumping salariale: contratti collettivi e salari minimi».

«Controprogetto da attuare il prima possibile» - Proprio per combattere questi fenomeni, ricordano i socialisti, era stata lanciata l'iniziativa "Basta con il Dumping!": respinta dalle urne sebbene sia stato accettato il controprogetto. «Che non ci soddisfa pienamente ma, a differenza di “Prima i nostri!”, il controprogetto sul dumping salariale è applicabile da subito in Ticino. Ci aspettiamo perciò che venga applicato dal Governo con grande sollecitudine, quindi assumendo i nuovi ispettori del lavoro previsti: strumento efficace per contrastare gli abusi dei quali soffre il mercato del lavoro nel nostro Cantone. È meno di quanto desideravamo, ma è comunque un valido punto di partenza» - conclude il Partito socialista.

 

 

 

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