BELLINZONA - La legge sulle imprese artigianali (LIA) che ha istituito l’Albo degli artigiani continua a far discutere, tant’è che, per fare un po’ di chiarezza, il PS ha inoltrato un’interrogazione al Consiglio di Stato sul tema, firmata Gina La Mantia e Henrik Bang.
In pratica i due socialisti chiedono al Consiglio di Stato se esistano pareri giuridici del Governo o di altre autorità sulla sostenibilità della LIA, e se sì a che conclusioni arrivano, e se no perché non sono stati fatti. Vogliono sapere inoltre se vi siano ricorsi pendenti o annunciati sull’applicabilità della LIA, e se sì in che termini temporali saranno evasi.
Chiedono anche che cosa ne sarebbe dei soldi pagati dagli artigiani per l’iscrizione se l’albo previsto dalla LIA dovesse essere dichiarato illegale: «Saranno restituiti? Da chi?».
Inoltre chiedono che cosa ne pensi il Governo della burocrazia per l’iscrizione al nuovo albo e degli esami per chi non ha i titoli corretti. «Che valore hanno tali esami se paragonati a quelli previsti per ottenere i titoli professionali magari in età adulta?».
Infine vogliono sapere se il Consiglio di Stato non ritenga di dover sospendere la LIA finché la sua tenuta giuridica non sia stata verificata.