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BELLINZONA - Il Centro Professionale Commerciale di Locarno (CPC), istituto di formazione professionale del Canton Ticino che si rivolge ai ragazzi che dopo la scuola dell’obbligo vogliono formarsi nel campo commerciale, accoglie quasi 600 studenti.
Nicola Pini, PLR, attraverso un’interrogazione, si china sul problema dello spazio a disposizione di questi studenti durante la pausa pranzo: “Gli studenti si devono confrontare con alcune difficoltà, in particolare la dimensione contenuta della mensa in Città Vecchia e l’assenza di spazi di refezione per coloro che frequentano le aule della Ferriera. Aule, quest’ultime, che fuori dagli orari delle lezioni sembrerebbero venir chiuse, privando i giovani di spazi chiusi dove anche solo consumare il pranzo portato da casa.”
Pini ricorda inoltre che recentemente è stato approvato un credito lordo complessivo di 2’925’000 franchi per l’ammodernamento delle apparecchiature e attrezzature, la manutenzione e l’arredamento delle sedi di refezione presso gli istituti scolastici cantonali, fra i quali anche il CPC di Locarno.
Date queste premesse, Pini, assieme ai cofirmatari Claudio Franscella (PPD), Milena Garobbio (PS) e Alessandra Gianella (PLR), chiede al Consiglio di Stato se la mensa del CPC sia di dimensioni adeguate, e come valuti l’opzione di un ampliamento della mensa della sede in Città Vecchia e/o la creazione di uno spazio apposito in prossimità delle aule presso lo stabile delle Ferriere, o se ci siano alternative valide per offrire agli studenti alle Ferriere una soluzione per mangiare o anche solo per trascorrere la pausa pranzo.
In ultimo i deputati chiedono se dopo l’apprezzato Masterplan dell’edilizia scolastica (2015/2031), che permette di aver una visione generale sul lungo termine, il DECS intenda elaborarne uno più specifico sulla refezione scolastica.
