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CANTONE / UNIONE EUROPEATicino e frontalieri, Lara Comi: "Intervenga la Corte di Giustizia"

29.07.15 - 11:43
La richiesta del casellario giudiziale e dei carichi pendenti "è una provocazione inaccettabile", secondo l'europarlamentare
Ticino e frontalieri, Lara Comi: "Intervenga la Corte di Giustizia"
La richiesta del casellario giudiziale e dei carichi pendenti "è una provocazione inaccettabile", secondo l'europarlamentare

BRUXELLES - "Le decisioni del Canton Ticino sui frontalieri sono inaccettabili: porterò la questione davanti alla Corte di Giustizia". Lo ha detto Lara Comi, europarlamentare di Forza Italia e vice-presidente del gruppo Ppe.

A suo parere "chiedere ai frontalieri italiani che lavorano in Svizzera l'estratto del casellario giudiziale e dei carichi penali pendenti è una provocazione inaccettabile". "Il Governo del Canton Ticino - prosegue Comi - deve tornare sui suoi passi, è una questione di buon senso oltre che di rispetto dell'Accordo europeo sulla libera circolazione delle persone".

"L'ambasciatore svizzero Giancarlo Kessler, convocato dalla Farnesina a Roma, si è detto d'accordo con l'Italia e ha criticato la decisione ticinese che anche per le autorità federali sarebbe incompatibile con l'accordo europeo. Ma questa spiegazione non basta, non può finire così", secondo la Comi.

"Quell'accordo va fatto rispettare subito. Sono quattro anni - prosegue - che denuncio le numerose discriminazioni che i nostri frontalieri subiscono in Svizzera". "Porterò nuovamente la questione complessiva al Parlamento europeo, in Commissione e anche davanti alla Corte di Giustizia qualora il problema non venisse risolto".

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