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CANTONEPescatori di… voti, ma con la "licenza"

20.03.19 - 19:45
Undici candidati si attribuiscono il sostegno dal mondo dei pescatori. Col tacito assenso della Federazione, che dal nuovo parlamento si attende «sanzioni più severe contro chi inquina»
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Pescatori di… voti, ma con la "licenza"
Undici candidati si attribuiscono il sostegno dal mondo dei pescatori. Col tacito assenso della Federazione, che dal nuovo parlamento si attende «sanzioni più severe contro chi inquina»

BELLINZONA - Una sirena ammaliante che incornicia la scritta, su fondo azzurro, “i pescatori ticinesi invitano a sostenere i deputati che…”. E sotto la striscia, apparsa sui giornali, i volti di undici deputati uscenti “sensibili al tema della pesca e sostenitori dei deflussi minimi”. L’aspetto, un po’ “sbarazzino”, del banner pubblicitario apparso oggi può dar adito - soprattutto dopo l’endorsement pasticciato o peggio dell’Ordine dei medici - a qualche dubbio sul reale sostegno ufficiale agli undici.

Oltre i deflussi - Dubbi che fuga, lo stesso presidente della Federazione ticinese per l’acquicoltura e la pesca (Ftap), Urs Luechinger: «È un’iniziativa partita da questi stessi deputati ma che va bene, perché si sono impegnati in modo particolare nell’arco del quadriennio per la pesca e più in generale per natura. Sono venuti all’assemblea e mi hanno messo al corrente di questa iniziativa. Si sono guadagnati questo rispetto maggiore per essersi profilati non solo in occasione del voto sui deflussi minimi. Da anni sono i nostri fidati deputati». Se poi qualcuno si interrogasse sui nomi proposti… «Amanda Rückert - spiega il presidente - ci è sempre stata vicina e va anche a pescare. Ha la licenza annuale. Così, Enea Petrini che è pescatore da quarant’anni. Ma quasi tutti quei deputati sono pescatori». Pescano anche voti… «Beh, ma ci sta» sorride Luechinger.

L’onda nell’urna - Con circa quattromila patenti staccate i pescatori, al pari dei cacciatori, rappresentano un bel bacino dove cercare sostegno. La Ftap non ha però campagne particolari in vista: «Il nostro supporto ufficiale avverrà nell’ambito del pool caccia, pesca e tiro, dove abbiamo allestito un flyer che verrà allegato, entro fine mese, alla rivista Caccia e pesca. Li ci sarà il sostegno formale ai candidati». Non sono previste vostre “sponsorizzazioni” ufficiali sui quotidiani? «No, c’è il pool che se ne occupa. Oltretutto abbiamo un 25 per cento di associati giovani, che non votano. Coinvolgere anche loro nella bagarre elettorale non ci sembra il caso».

Più severità contro chi inquina - Quella che si sta concludendo è stata una legislatura assai “pescosa” per la categoria, grazie allo storico aumento dei deflussi minimi nei fiumi. Per la prossima, dice Luechinger, «lasciamo decantare e assimilare questa decisione. Dopodiché torneremo alla carica sui temi classici, in particolare solleveremo la questione delle pene troppo basse per chi inquina i corsi d’acqua. È ridicolo che chi distrugge un intero ecosistema prenda solo 3-4mila franchi di multa. Inquinare costa meno che smaltire in modo regolare».

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COMMENTI
 

camos 5 anni fa su tio
@Nmemo, mi sa che allora oggi il tuo datore di lavoro ti toglie del tempo dal salario dato tutto l'impegno che ci metti per il blog (tra l'altro inutile in quanto qui non si decide un bel niente…) ;-)

Nmemo 5 anni fa su tio
Risposta a camos
Sono convinto che l'Usrsetto abbia compreso il messaggio, seppur ovattato.

Gus 5 anni fa su tio
Non voterò nessuno di questi !

Nmemo 5 anni fa su tio
In conclusione si deve tornare al problema centrale. Quello che la Federazione acquicoltura e pesca ticinese sostiene determinati candidati che, con le riserve del caso, verosimilmente si sono resi responsabili, da deputati in carica, di una violazione del diritto nel merito della concessione per i diritti d’acqua per il progetto di acquedotto della Morobbia, che peraltro non aveva nemmeno titolo per essere giuridicamente riconosciuto, determinando anche un danno al patrimonio ittico di valle. Il fatto deve far riflettere e il CdS dovrebbe intervenire anche poiché il 10% del ricavo complessivo sulle patenti turistiche (tipo T) viene versato annualmente alla Federazione acquicoltura e pesca ticinese (a carico della quota assegnata al Cantone). Il conflitto d’interesse, oltre il politichese a favore di amici e amici degli amici, è un fatto inaccettabile. Ne consegue che FTAP sia uscita dal margine.

Nmemo 5 anni fa su tio
Il mio datore di lavoro è mia moglie. In materia sono ancora un esperto. Per i deflussi minimi ora in vigore non serve che fornisci tabelle. Sono stati rispettati e qualche volta si è dovuto intervenire severamente affinché venissero rispettati. Stai discutendo con uno al quale le battute di bettola e dei pescatori non possono essere raccontate. Comunque non essendo né il blog, né l'argomento principale, chiudo.

Nmemo 5 anni fa su tio
Risposta a Nmemo
@ jena

pulp 5 anni fa su tio
Risposta a Nmemo
Se sei un esperto.... beh dovresti conoscere la LPAc.... ecco ho detto tutto.

Nmemo 5 anni fa su tio
@ Mattiatr Il dotto Mattiatr, fa la maestrina copiando le imprecisioni addotte per far approvare un progetto che non aveva titolo giuridico per essere approvato. Dagli anni 1980 si è progettato l’acquedotto del Bellinzonese che attinge dalla riserva idrica cantonale di Gnosca, sicura sia quantitativamente, sia qualitativamente. Il Municipio di Giubiasco, quello del Bersani, si è intestardito a costruire l’acquedotto di valle Morobbia, sperperando 21 milioni di franchi del contribuente per un’opera che non soddisfa sotto il profilo né quantitativo, né qualitativo. Infatti resta a secco per 90 giorni consecutivi in caso di siccità. Il Municipio di Bellinzona, quello ante aggregazione era fermamente contrario. …

Nmemo 5 anni fa su tio
… Sussidi problematici: anche il prospettato sussidio pone qualche problema di sicurezza giuridica, sotto il profilo della legalità e della legittimità nella misura in cui sarebbero percepiti dei sussidi a tassi agevolati per una produzione che non può essere definita di nuova energia. La garanzia di rimunerazione dell’energia prodotta con le micro-centrali, ipotizzata da Swissgrid (RIC) in 21,3; 23,4 e 26.8 ct/kWh appare in contrasto con la Legge federale sull’energia con la quale s’intende promuovere una nuova produzione idroelettrica: ovviamente non la sostituzione di una produzione già esistente ed effettiva sul mercato, con una quantità equivalente di energia di minor pregio, prodotta dalle previste micro-centrali. …

Nmemo 5 anni fa su tio
… Obiettivi del piano energetico cantonale disattesi: è emerso che non sia stato adeguatamente indicato (art. 28 LEn) che le acque dei gruppi sorgivi, captati e derivati per la produzione di energia nelle micro-centrali, in una misura consistente e in quantità proporzionale alla forza idraulica per il salto equivalente, sottrarrebbero energia di pregio all’esistente impianto idroelettrico sottostante dotato di bacino di accumulazione, di proprietà della città di Bellinzona diminuendone la produzione nella misura stimata di circa 450'000 kWh/a. In realtà l’acquedotto “requisisce” le acque dell’alta valle Morobbia, con un “sacrificio ambientale”, che avrebbe avuto anche una sua logica solo per scopi finalizzati a conseguire obiettivi del piano energetico cantonale. Per contro il progetto di micro centrali connesse con l’acquedotto, che non è una necessità, produce energia di entità trascurabili, sotto un profilo macro-energetico.

Nmemo 5 anni fa su tio
… Ritenuta sostenibile l’utilizzazione delle acque dell’alta valle Morobbia, se la finalità è di conseguire gli obiettivi del piano energetico cantonale, la formazione di un impianto idroelettrico con centrale di produzione e scarico nell’esistente bacino di accumulazione di Carmena dell’impianto idroelettrico Morobbia, è la soluzione razionale e praticabile. (estratto dal rapporto del 29 settembre 2014 inviato dall’ing. Giancarlo Jorio a Commissione aggregazione del Bellinzonese).

Nmemo 5 anni fa su tio
Costerà cara ai cittadini se i deflussi minimi dovessero essere aumentati. Sarà comunque lunga la strada da percorrere. Le concessioni per i diritti d’acqua andranno ridiscusse in parlamento, dopo di che le vie del referendum e del ricorso di diritto pubblico restano aperte. Allo stato attuale ricorsi sono già procedura di contenzioso. Tecnicamente l’ambiente delle valli ticinesi per quanto concerne i fiumi sono costituiti da tratti di scorrimento su roccia, e lì l’acqua resta visibile, e di tratti alluvionali di ghiaione, sopra il fondo roccioso. In questi si posso immettere maggiori quantità di deflussi minimi ma le acque scompariranno sempre dalla superficie di scorrimento per poi riapparire a qualche km a valle. Quindi, energia e soldi sprecati. ...

pulp 5 anni fa su tio
Risposta a Nmemo
Guarda che la questione dei deflussi minimi, riguarda una legge FEDERALE che negli ultimi 30 anni è stata semplicemente ignorata. Inoltre si vede che conosci poco i fiumi.... la maggia ad esempio è il più grosso emissario del verbano in territorio svizzero..... vai a vedere in estate quanto "emette".... e questo grazie a scellerate politiche energetiche che ora finalmente verrano corrette (almeno in parte...).

Nmemo 5 anni fa su tio
Inoltre, meno acqua turbinabile, significa meno energia a pari costi di esercizio e pertanto un maggior prezzo dell’energia idroelettrica. Parimenti minori introiti per il Cantone per i canoni d’acqua per i diritti ridotti. I ricorsi faranno ancora cambiare molte cose. Non esclusa qualche correzione puntuale, i deflussi concordati 30 anni fa sono bilanciati. Anche compromettere il rinnovamento degli impianti in prossimità delle scadenze delle concessioni OFIMA/OFIBLE, non è manovra auspicabile per il Cantone. Gli impianti, per riversione, dovranno poter essere gestiti da AET al meglio, senza pompare investimenti straordinari per l’ordinario esercizio.

jena 5 anni fa su tio
Risposta a Nmemo
Nmemo chi é il tuo datore di lavoro??? 1) deflussi bilanciati? 2) accordi di 30 anni fa??? (se vuoi ti mando le tabelle). 3) meno introiti per operazioni e gestioni abagliate magari 4) vogliamo parlare anche di microcentrali ?? di cosa sono e che danni fanno???

miba 5 anni fa su tio
....avrebbero dovuto fare una campagna elettorale ATTIVA e cioè andare in giro per tutto il cantone con le canne da pesca per catturare i troppi boccaloni.....

jena 5 anni fa su tio
Fino a quando si permettono interrogazioni inutili e "battaglie personali" non si potranno mai affrontare i veri problemi dei ticinesi. Tra questo sicuramentte anche l'inasprimento delle pene x chi inquina.... sono anni che i pescatori battono il chiodo! VISTO CHE SICURAMENTE QUESTI 11 ci LEGGONO... VORREI CHE CI PROMETTONO CHE IN CASO DI ELEZIONE QUESTO TEMA VENGA AFFRONTATO VERAMENTE E CHE TUTTI I RESPONSABILI (anche x negligenza) VENGANO EFFETTIVAMENTE PUNITI... vorrei ricordare l'inquinamento a Prato Sornico e quello del Vedeggio ... due STRAGI, non due inquinamenti...

pulp 5 anni fa su tio
Tutte persone che voterò! Ma forse a chi ha scritto sotto, non interessa che i deflussi minimi non siano stati rispettati per 30 anni! C'è una legge federale e le aziende elettriche se ne sono sempre fatte un baffo con la complicità di altri politici, magari anche di quelli che si definiscono verdi o pseudo tali. Preferisco quindi di gran lunga un voto trasversale per chi fa gli interessi di una certa categoria, che non il voto ad un qualche partito....

Nmemo 5 anni fa su tio
Contro la volontà dei pescatori, rappresentati da Federazione ticinese per l’acquicoltura e la pesca e da Società bellinzonese per l’acquicoltura e la pesca, parecchi di questi deputati hanno votato la concessione dei diritti d’acqua per l’inutile acquedotto della Morobbia che resta a secco per 40 giorni consecutivi in caso di siccità. Fatto salvo che dimostrino di non aver votato il DL proposto dal CdS, sono pertanto coinvolti in un danno al patrimonio ittico nell’alta valle Morobbia. Con il voto del DL hanno sfasciato il diritto applicabile in materia cui alle leggi dello Stato, omettendo anche di perseguire gli obiettivi del piano energetico cantonale. Ora sostenendo deflussi minimi maggiorati hanno rilanciato l’esca ai pescatori, e questi formalmente sostenuti nella la campagna elettorale. La minore produzione di energia idroelettrica costerà cara ai ticinesi: si ridurranno le entrate per i canoni d’acqua, il costo dell’energia aumenterà e per certi tratti di alveo dei corsi d’acqua non ci saranno sostanziali cambiamenti. La perversione della politica è resa nelle sua ampiezza.

Mattiatr 5 anni fa su tio
Risposta a Nmemo
Sull'acquedotto della Morobbia non sono d'accordo visto che per assecondare le necessità idriche della città intera pompare l'acqua dalla falda non era sufficiente. Oramai essendo la valle parte del comune è normale che vadano lì a dissetarsi. (Trovo assurdo che una città e una valle siano nello stesso comune) Inoltre anche l'acquedotto presenta delle turbine che in futuro male non faranno visto quello che hai appena detto sulla produzione elettrica. In ogni caso siamo messi male cari miei, la linea dell'alta tensione è satura da anni. L'AET è in debito ques'anno di (mi pare) 21 mio e noi da bravi furbi buttiamo l'acqua che ci serve per produrre energia nei fiumi, causando non pochi problemi in caso di buzza visto che da bravi gufi costruiamo accanto ai fiumi. La mia domanda allora è: se smorziamo le centrali nucleari, diminuiamo l'acqua nella dighe, vietiamo le pale eoliche perché brutte ecc, il mio sedere d'inverno come lo scaldo? Siamo proprio un paese cartolina, deve esser bello da vedere e ottimo solo se stai qua 5-6 giorno all'anno.
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