Sul foglio ufficiale odierno appaiono tutti i nomi presenti sulle liste per le elezioni del 7 aprile. Il casellario di alcuni di loro presenta qualche macchia, soprattutto per infrazioni alla guida
BELLINZONA - 52 in corsa per il Governo. 734 per il Gran Consiglio. Dopo che il Consiglio di Stato ha preso atto delle liste definitive per le elezioni del 7 aprile, oggi i nomi dei candidati sono apparsi ufficialmente - uno affianco all’altro - sul foglio ufficiale.
Una lunga lista di nominativi con un dettaglio in più, ma che conta. Ovvero quello riguardante al casellario giudiziale. E se nella stragrande maggioranza dei casi, esso è lindo e immacolato, così non è per alcuni papabili all’elezione.
Quella “sporca” decina - La missione trasparenza - voluta dalle autorità - ha infatti fatto risaltare dieci nomi (tutti di sesso maschile) la cui fedina penale non risulta proprio pulitissima, spesso a causa di reati che concernono la guida. Il primo candidato ad aver avuto - in passato - qualche problemino con la legge è Stefano Caligari, rappresentante della Lega Verde. Il 52enne, infatti, è stato condannato nel 2016 dal Ministero pubblico a una pena pecuniaria di 45 aliquote giornaliere di 170 franchi (con la condizionale) e al pagamento di una multa di 900 franchi per «una grave infrazione alle norme della circolazione».
Problemi al volante anche per Andrea Stephani dei Verdi. Il 38enne si è visto infatti infliggere nel 2018 una pena pecuniaria di 30 aliquote giornaliere (sospese) e una multa di 500 franchi per aver guidato «un veicolo senza la licenza di condurre richiesta».
Il terzo candidato con la fedina penale macchiata è Oliviero Farinelli (MPS-Pop-Indipendenti). Il 34enne è stato giudicato colpevole di «guida in stato di inettitudine». Stesso reato che è presente sul casellario giudiziale del rappresentante del PLR Mattia Bertoli.
Per il PPD+GG troviamo invece il 23enne Pietro Ghisletta. Pizzicato nel Canton Uri e nel Canton Vaud rispettivamente per una «grave infrazione alle norme della circolazione» e per «guida in stato di inettitudine». Quest’ultima infrazione - oltre che una contravvenzione concernente la legge sugli stupefacenti - ha macchiato pure la fedina penale di Amedeo Sartorio (PC-Indipendenti).
Sulla lista UDC per il Gran Consiglio troviamo tre candidati che hanno avuto problemi con la legge. Due di loro - Daniele Pinoja e Adriano Sala - sono presenti sul casellario giudiziale per infrazioni riguardanti le norme della circolazione. Il terzo, Stefano Introzzi, è finito nel mirino del ministero pubblico per i reati di minaccia e coazione.
L’ultimo candidato con la fedina penale non propriamente linda è Flavio Calaon di Spazio ai Giovani. Anche il 26enne è stato ritenuto colpevole di grave infrazione alle norme della circolazione.