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BELLINZONARendiconto negativo per l'Istituto di previdenza del Canton Ticino

21.06.19 - 09:19
Di conseguenza, al 31.12.2018, il grado di copertura globale è sceso al 63.6% (31.12.2017 66.0%), mentre il piano di finanziamento prevedeva di raggiungere il 69.2%
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Rendiconto negativo per l'Istituto di previdenza del Canton Ticino
Di conseguenza, al 31.12.2018, il grado di copertura globale è sceso al 63.6% (31.12.2017 66.0%), mentre il piano di finanziamento prevedeva di raggiungere il 69.2%

BELLINZONA - Il Consiglio di amministrazione dell’Istituto di Previdenza del Canton Ticino ha approvato il Rendiconto 2018 il 18 giugno 2019. Dopo un 2017 positivo (6.4%), l’esercizio 2018 si è chiuso negativamente. Il risultato dell’IPCT (-2.0%) è comunque migliore della media dei rendimenti delle casse pensioni svizzere (-3.20%).

Di conseguenza, al 31.12.2018, il grado di copertura globale è sceso al 63.6% (31.12.2017 66.0%), mentre il piano di finanziamento prevedeva di raggiungere il 69.2%.

La gestione del patrimonio - Nel 2018 è proseguita l’epoca dei bassi tassi di interesse delle obbligazioni, sia svizzere che estere. Situazione, questa, che condiziona al ribasso il rendimento di tutte le categorie di investimento.
La performance negativa del 2018 è dovuta soprattutto agli importanti ribassi dei mercati azionari registrati nei mesi di ottobre e dicembre. Sull’arco dell’anno, le azioni sia svizzere che estere hanno avuto una performance marcatamente negativa, all’incirca pari al -10%; nel 2017 il rendimento degli investimenti azionari era stato dell’ordine del +20%. Lievemente negativo nel 2018 anche il rendimento degli investimenti obbligazionari che rappresentano la quota principale del patrimonio dell’IPCT.
Nei primi mesi del 2019 si è tuttavia verificato un vigoroso rimbalzo delle quotazioni azionarie, che ha permesso di recuperare ampiamente le perdite subite sul finire del 2018.
La performance globale 2018 è stata contenuta nel -2.0% anche grazie ai buoni rendimenti realizzati con gli investimenti immobiliari, sia diretti che indiretti, che hanno raggiunto il 4.7% (2017: 6.4%) rispettivamente il 4.1% (2017: 5.3%).
Nel 2018, il valore degli investimenti nel settore immobiliare svizzero ha raggiunto CHF 759.0 mio (2017: CHF 613.9 mio). Nel 2018 si sono investiti CHF 129.4 mio nel settore immobiliare, di cui CHF 108.1 mio nell’immobiliare indiretto svizzero e CHF 21.3 mio nell’immobiliare diretto in Ticino.
In quest’ultima categoria rientrano l’acquisto di un terreno a Chiasso (CHF 3.9 mio), la continuazione dei lavori di costruzione di uno stabile amministrativo a Bellinzona (CHF 17.0 mio) e l’avvio di un progetto immobiliare residenziale in Via Ghiringhelli a Bellinzona (CHF 0.4 mio).
Questi investimenti hanno permesso di consolidare il ruolo dell’IPCT quale importante attore nel mercato immobiliare ticinese, con 890 appartamenti e poco meno di 43'000 m2 destinati a spazi commerciali e amministrativi, distribuiti in tutti i maggiori centri cantonali.
Il costo per l’amministrazione del patrimonio dell’IPCT è stato pari allo 0.13% del valore del patrimonio (2017: 0.097%), largamente inferiore al valore medio di 0.47% rilevato da Swisscanto nello studio 2018 sulle casse pensioni svizzere.

Il tema della sostenibilità degli investimenti è regolarmente discusso in seno al Consiglio di amministrazione, che concretamente nel 2018 ha deciso di aderire al servizio di Ethos denominato “Ethos Engagement Pool Schweiz”. Si tratta di una piattaforma di dialogo con le aziende, che ha lo scopo di promuovere l’adozione di pratiche più sostenibili in materia ambientale, sociale e di governance.

«Necessità di un contributo supplementare da parte dello Stato per coprire il costo delle garanzie di pensione» -  Al fine di adattare le basi tecniche al contesto economico, il Consiglio di amministrazione ha ridotto progressivamente il tasso tecnico: a fine 2015 dal 3.5% al 3%, a fine 2016 dal 3% al 2.25% e a fine 2017 dal 2.25% al 2%. Quest’ultimo tasso, rimasto invariato a fine 2018, corrisponde a quello di riferimento fissato dalla Camera svizzera degli esperti in casse pensioni.
La progressiva riduzione del tasso tecnico ha avuto un costo importante per l’IPCT, poiché ha comportato un rilevante aumento degli impegni verso gli assicurati, quantificabile in ca. CHF 1 miliardo, di cui ca. CHF 500 mio solo per le garanzie di pensione che il Gran Consiglio ha concesso nel 2012 con l’adozione della nuova legge sull’IPCT.
Questi maggiori oneri, non previsti al momento in cui è stato deciso di passare dal primato delle prestazioni al primato dei contributi, incidono in misura rilevante, assieme ad altri fattori, sul grado di copertura dell’IPCT e, in ultima analisi, sulla possibilità per quest’ultimo di rispettare il piano di rifinanziamento.
Attualmente, il ritardo rispetto al grado globale di copertura previsto dal cammino di rifinanziamento è pari al 5.6% (63.6% < 69.2%). Pure il grado di copertura degli assicurati attivi è peggiorato scendendo al 10.4% (2017: 19.4%) ed è ora inferiore rispetto a quello del piano di
rifinanziamento: 13.5% (2017: 13.6%).
«Urge pertanto intervenire rapidamente per invertire la tendenza e riportare il grado di copertura al livello di quello previsto dal piano di rifinanziamento. Da qui la necessità che lo Stato conceda un nuovo contributo facendosi carico almeno del maggior costo delle garanzie di pensione accordate agli ultra cinquantenni con la riforma entrata in vigore il 1° gennaio 2013».

Gli aspetti previdenziali - A fine 2018 l’IPCT contava 15'860 assicurati attivi (2017: 15'584) e 9012 beneficiari di rendita (2017: 8'657) per un totale di 24'872 assicurati (2017: 24'241).
Le pensioni versate aumentano in modo marcato di anno in anno; più lento è invece l’aumento dei contributi incassati. Nel 2018, le prestazioni versate sono infatti ammontate a CHF 310.4 mio (2017: CHF 299.5 mio), mentre i contributi incassati hanno raggiunto CHF 270.9 mio (2017: CHF 267.7 mio). Con l’esaurirsi del pensionamento di assicurati al beneficio delle garanzie diminuirà il ritmo di incremento delle pensioni versate, ciò che influirà positivamente sulla situazione finanziaria dell’IPCT.

Anche il rapporto attivi/beneficiari di rendita, pari a 1.76 (2017: 1.80), si è ulteriormente deteriorato poiché i pensionati aumentano più velocemente degli assicurati attivi. L’IPCT è infatti una cassa pensioni matura, cioè con una quota molto alta di pensionati e con un numero molto elevato di assicurati vicini al pensionamento (Baby boomer). Si tratta di una situazione sfavorevole, che è destinata a migliorare a medio-lungo termine a seguito del rallentamento del numero dei nuovi pensionamenti.

Agli assicurati attivi sull’avere di vecchiaia è stato accreditato il tasso di interesse minimo LPP dell’1%.

Nel 2018 il costo amministrativo per assicurato è stato pari a CHF 109.-- (2017: CHF 107.--). Si tratta di un valore tra i più bassi per una cassa pensione di diritto pubblico visto che secondo lo studio 2018 sulle casse pensioni di Swisscanto, il costo amministrativo medio per questo tipo di istituti di previdenza è ammontato a CHF 244.--.

«Necessità di misure per compensare la riduzione del tasso di conversione» - In conclusione l'IPCT rammenta che, la riduzione del tasso tecnico comporta la riduzione dei tassi di conversione, che servono a convertire il capitale di vecchiaia in rendita. Attualmente, presso l’IPCT, il tasso di conversione a 65 anni è pari al 6.17% (calcolato con un tasso tecnico del 3.5% e basi tecniche VZ 2010). Applicando un tasso tecnico del 2.00% e le nuove basi tecniche VZ 2015, che tengono conto dell’aumentata longevità, il tasso di conversione a 65 anni scende al 5.20% almeno, con conseguente riduzione delle rendite (fatta eccezione per coloro che beneficiano delle garanzie di pensione di cui all’art. 24 Lipct). La riduzione dei tassi di conversione, attualmente in discussione all’interno del CdA, entrerà verosimilmente in vigore il 1.1.2021.

Nell’ambito del riesame del piano di rifinanziamento, il Consiglio di amministrazione sta dunque valutando se e quali forme di compensazione potranno essere adottate al fine di salvaguardare il più possibile il livello attuale delle pensioni. «Si tratta, di principio, di aumentare il capitale di vecchiaia sul quale viene applicato il tasso di conversione. Qualunque siano le misure compensatorie prescelte, dovranno anche essere individuate le necessarie fonti di finanziamento».

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