Cerca e trova immobili

CHIASSOIl rendimento scritto sopra la lavagna, «che umiliazione»

07.09.17 - 06:07
Dipendenti invitati a licenziarsi se non raggiungevano il 100% degli obiettivi: lo raccontano gli ex dipendenti di Credit Suisse, che si difende: «Nulla da nascondere, tutto lecito»
Il rendimento scritto sopra la lavagna, «che umiliazione»
Dipendenti invitati a licenziarsi se non raggiungevano il 100% degli obiettivi: lo raccontano gli ex dipendenti di Credit Suisse, che si difende: «Nulla da nascondere, tutto lecito»

CHIASSO - C'è chi, ancora oggi che l'accusa ormai è pubblica, ha paura non solo a dire il proprio nome, ma addirittura a ripetere a voce ciò che ha scritto nero su bianco, nelle diverse denunce firmate di cui ora è in possesso Ocst. Dicono, tutte insieme, che al call center di Credit Suisse, Chiasso, il clima era tale, anzi è ancora, che perfino pronunciare una parola di troppo – sia pur vera e giusta – resta pericoloso. Così, perfino chi se n'è andato da tempo lascia solo alla carta le tracce inconfutabili dei quello che i sindacati definiscono, invece senza peli sulla lingua, una lesione della «dignità dei lavoratori: sfruttati e abbandonati al primo cedimento».

Tante storie fotocopia - «Storie comuni», conferma Nenad Jovanovic che le ha raccolte a partire dalla scorsa primavera, divergenti solo nel capriccio dei dettagli. Vedi Ferdinando, nome di fantasia, convocato in una stanza dal suo superiore, che si è ritrovato scritto sopra una lavagna il suo rendimento, a mo' di gogna. «È la peggiore performance che abbiamo riscontrato», ricorda di essersi sentito dire e umiliare nella sala dove anche altre persone, al di fuori del Customer Service, avevano accesso.

La prassi: «Inoltrare di spontanea volontà una disdetta» - Questione di punti di vista, in un posto dove anche il 99,3% "appena" di obiettivi raggiunti avrebbe portato in più d'una circostanza all'invito a «rescindere il rapporto di lavoro». Perché pare che, nella maggioranza dei casi almeno, la prassi fosse quella di chiedere di «inoltrare di sua spontanea volontà una disdetta», svelano le comunicazioni ufficiali azienda-lavoratore girate dai destinatari all'Ocst. Pena una preclusione della «possibilità di ricollocamento». 

«Le dimissioni? Sono del tutto normali» - Marina invece no, è stata - sembra - «licenziata a domicilio»: al termine di una malattia, avrebbe ricevuto la visita del responsabile del personale, giunto a casa sua con una lettera di dimissioni pronta da ratificare. Nega però ogni accusa Credit Suisse: «Confermiamo che ci sono state delle dimissioni  – ammette la portavoce Gabriela Cotti Musio – ma senza ambiguità e sempre nel pieno rispetto degli obblighi di legge. Abbiamo un iter molto chiaro da seguire in caso un collaboratore non raggiunga ripetutamente gli obiettivi fissati. Questo processo, chiaramente definito e regolamentato, non avviene dall’oggi al domani e si compie sempre nel pieno rispetto degli obblighi di legge».

«Se ne vanno per fare carriera: siamo un trampolino di lancio» - Come si spiega, dunque, l'addio di una ventina di collaboratori nell'ultimo anno? «Non ci esprimiamo su singoli casi». Ma «al Customer Service Center di Chiasso sono state centralizzate diverse attività in precedenza seguite a Zurigo, Berna e Losanna. Ciò ha comportato un notevole incremento del lavoro e nel contempo la ricerca di nuovi collaboratori da inserire in questo settore. Da notare che si tratta di un call center che ha dei tassi di fluttuazione più alti rispetto ad altri settori della banca, in linea con il settore. Per molti giovani questo lavoro rappresenta un trampolino di lancio: vi lavorano per qualche anno acquisendo grande esperienza e poi trovano altre occupazioni all’interno o all’esterno della banca. Il fatto che vi siano periodicamente delle dimissioni è quindi del tutto normale».

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

Mag 6 anni fa su tio
Per ora tutto si ferma a "la mia parola contro la tua". Speriamo in un procedimento giuridico che indaghi sui fatti per poi rendere pubbliche le conclusioni, cosi' anche il lettore non coinvolto nella lite saprà la verità.

Jimmy69 6 anni fa su tio
Se tutto ciò corrisponde a verità ce n'è a sufficienza per aprire un'inchiesta per mobbing, credo... Io cmq un conto presso CS non lo aprirò di sicuro.

Pepperos 6 anni fa su tio
Risposta a Jimmy69
La tutela della sfera privata è una bella " che rientra anche il Mobbing"? . Se cambi cantone cambia anche lo stile di percezione

rojo22 6 anni fa su tio
La questione ricorda un po' la trama del romanzo di Grisham dal titolo "L'uomo della pioggia". Malatempora...
NOTIZIE PIÙ LETTE