Compariranno davanti al tribunale di Padova il prossimo 29 ottobre
PADOVA - Tre cittadini romeni residenti in provincia di Padova dovranno comparire davanti al tribunale della città veneta il prossimo 29 ottobre. L'accusa: compravano merce rubata in Ticino e la riportavano in Italia nel corso di brevi ma frequenti viaggi oltre frontiera.
L’accusa contestata ai tre, riferisce Il Mattino di Padova, è ricettazione aggravata anche di tipo transnazionale. I tre si trovano già in carcere. Il 13 marzo scorso il gruppetto fu fermato dai carabinieri di Piove di Sacco, in provincia di Padova, a bordo di due auto con le quali avvenivano gli spostamenti in Svizzera. Le perquisizioni hanno portato alla luce, su una delle due auto e nelle case dei tre, computer, cellulari, tablet, registratori audio, televisori di ultima generazione, fotocamere e stampanti. Un pc è risultato rubato ad inizio anno presso la Scuola cantonale di Commercio a Bellinzona.
Non solo: i carabinieri hanno scovato anche attrezzature edili, materiale da cantiere, taniche e fusti di carburante con una pompa a batteria. Parte della merce ricettata - del valore totale di oltre 50mila euro - è risultata rubata in provincia di Padova, parte in Ticino.
I tre, stando alle risultanze dell'inchiesta, non sono gli autori dei furti ma si sono limitati ad acquistare la merce in Ticino, poco oltre il confine. Seguiva immediato il ritorno in Italia e la vendita, a Brescia, della refurtiva acquistata poche ore prima.