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CANTONEFurti con scasso nelle abitazioni, ecco "Drila"

20.02.14 - 18:52
Prima operazione coordinata dal polo delle Polizie comunali Regione III - Luganese. Impegnati oltre 30 agenti
Foto Archivio Ti-Press
Furti con scasso nelle abitazioni, ecco "Drila"
Prima operazione coordinata dal polo delle Polizie comunali Regione III - Luganese. Impegnati oltre 30 agenti

LUGANO - Si è svolta oggi, 20 febbraio, la prima operazione coordinata dal polo delle Polizie comunali Regione III - Luganese. "Drila" è stato il nome di copertura scelto per questo debutto, mirato a contrastare il fenomeno dei furti con scasso nelle abitazioni che, regolarmente, colpisce anche la regione del Luganese.

 

Come vuole la Legge sulla collaborazione tra la Polizia cantonale e le Polizie comunali (LCPol), l'azione è stata coordinata dal Comando della Polizia Città di Lugano ed ha coinvolto il personale ed i mezzi dei Corpi di Polizia comunale di Capriasca, Ceresio Nord, Medio Vedeggio, Paradiso, Collina d'Oro, ABM-Agno Bioggio Manno, Lugano e Caslano. Anche i servizi dei Reparti mobili 2 della Polizia cantonale e del Corpo delle Guardie di confine hanno collaborato.

 

“Drila” ha visto la messa in atto di 35 posti di controllo della circolazione e 7 posti d'osservazione, finalizzati all'individuazione di veicoli ricercati e persone ritenute autrici di furti. Le pattuglie hanno inoltre focalizzato le proprie attività tattiche nelle zone e nei Comuni della regione (in totale 26) in cui si sono constatati i tassi maggiori di furti con scasso negli ultimi mesi.

 

148 i veicoli, e 113 le persone controllate. Una persona è stata fermata per mancato sdoganamento di merce adibita alla vendita ambulante. Gli agenti delle polizie comunali chiamati in azione sono stati 31, e 7 i veicoli. 7, in totale, gli uomini impegnati di Polizia cantonale e Guardie di confine.

 

"Una prima che mi lascia soddisfatto e che conferma anche l'efficacia della riforma sull'organizzazione delle Polizie comunali in corso", ha dichiarato il Comandante della Polizia Città di Lugano, Roberto Torrente. "La Legge sulla collaborazione tra la Polizia cantonale e le Polizie comunali affida ai Comandi dei Corpi di Polizia dei Comuni polo precise competenze di coordinamento regionale, tra le quali anche la promozione di servizi in comune come questo.

Oggi, per ragioni tecniche e di condotta, abbiamo coordinato un'azione solo con i Corpi di Polizia comunali della Regione di Polizia comunale III del Luganese dotati di un certo effettivo (strutturati o quasi). In ogni caso, non vediamo l'ora che si completi il processo di strutturazione dei vari Corpi di Polizia comunale, così da poter garantire servizi di Polizia locale ancora più completi ed efficaci”.

 

Sono 170 gli agenti di Polizia comunale presenti nella Regione III. “Vi è quindi un grande potenziale di servizio e, soprattutto, tanta volontà di fare bene e quest'operazione lo conferma” conclude Torrente, che estende i ringraziamenti alla Polizia cantonale e alle Guardie di Confine.

 

"Sono particolarmente contento di questa dimostrazione d'efficienza delle Polizie comunali della Regione di Polizia comunale III del Luganese" ha dichiarato il Capo Dicastero Polizia e Municipale della Città di Lugano Michele Bertini. "Costato con piacere, che essa giunge subito dopo aver dato avvio alla nuova organizzazione del Corpo della Polizia Città di Lugano, da poco deliberata dal Municipio di Lugano e voluta anche per assicurare la coordinazione delle attività delle Polizie comunali della Regione III. Presto sarà possibile coordinare servizi di Polizia comunale più ampi, completi ed efficienti, a beneficio di tutti i Comuni e settori della Regione del Luganese."

 

Il Presidente dell'Associazione delle Polizie comunali ticinesi (APCTi) e Comandante della Polizia comunale Medio Vedeggio Dimitri Bossalini ha da parte sua dichiarato: "Questa prima operazione, che rispecchia appieno quanto stabilito dalla LCPol e il relativo Regolamento d'applicazione, normative fortemente volute dai Comuni e dalla nostra Associazione, dimostra quanto sia importante e opportuna la scelta operata tre anni orsono, dal Consiglio di Stato prima e dal Gran Consiglio poi, per il bene della sicurezza nel Cantone Ticino. La strada tracciata è quella giusta e la lungimiranza di chi ha creduto in questo concetto di Polizia "vicina" al cittadino, sta dando i suoi frutti."

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