Cerca e trova immobili

CONFINELeasing con frode

27.12.13 - 16:32
Leasing con frode

LUINO - Accertata una frode fiscale da oltre 15 milioni di euro dietro alle truffe alle società di leasing scoperta dalla compagnia della Guardia di Finanza di Luino nell'ambito dell'operazione "Darico".

L'operazione aveva portato a sgominare una banda di trafficanti d'auto. Lo scorso aprile erano stati arrestati 7 pregiudicati per i reati di frode fiscale e di associazione per delinquere finalizzata alla truffa ed il rinvio a giudizio 42 persone, metà delle quali già condannate, in data 4 ottobre, a seguito di patteggiamenti e riti abbreviati.

I militari hanno effettuato appositi controlli nei confronti delle imprese riconducibili a vario titolo allo studio di consulenza fiscale “darico consulting s.a.s.”, risultato evasore totale e gestito da un professionista già destinatario di due ordinanze di custodia cautelare in carcere. Tali approfondimenti hanno portato alla chiusura di 27 studi professionali (che erano stati utilizzati come paravento per mascherare le truffe ai danni delle societa’ di leasing) ed all’esecuzione di n. 7 verifiche fiscali nei confronti di altrettante imprese.

I controlli fiscali, unitamente alle pregresse attività d’indagine, hanno permesso di individuare un complesso giro di fatture false per un totale di circa 4.000.000,00 di euro, emesse nei confronti di due imprese piemontesi operanti nel settore della lavorazione di parti metalliche e di diversi saloni d’auto del nord italia.

Nonostante la presenza di preventivi, documenti di trasporto e movimentazioni bancarie finalizzate a dare parvenza di veridicità alle fatture, i finanzieri hanno accertato che i beni, risultati come ceduti, non erano mai stati acquistati e che le società che risultavano aver eseguito operazioni di lavorazione di parti metalliche, erano prive sia dei macchinari necessari per l’effettuazione dei lavori che di personale che lo potesse materialmente eseguire.

Come si legge nel comunicato diramato oggi dalla Guardia di Finanza, "gli stessi amministratori delle “cartiere”, in alcuni casi delle “teste di legno”, sono risultati di fatto lavorare quali dipendenti presso altre imprese del luinese (in particolare il titolare di una società di commercio all’ingrosso di materie plastiche è risultato lavorare come cuoco part-time, mentre l’amministratore unico di due società di capitali operanti nel mercato immobiliare e nel commercio internazionale di auto, era di fatto dipendente di un’impresa di pulizie)".

Tali verifiche fiscali, eseguite anche mediante l’esame di 94 conti correnti e di numerose operazioni extra-conto, hanno così permesso di recuperare a tassazione sia gli elementi di reddito sottratti a seguito della frode fiscale sia i proventi illeciti derivanti dalle operazioni di rivendita degli autoveicoli illecitamente esportati e rivenduti in Svizzera, consentendo così allo Stato di tassare anche gli arricchimenti illegali che altrimenti sfuggirebbero al prelievo fiscale.

Le attività ispettive si sono concluse con la constatazione di un totale di oltre 15 milioni di euro di elementi positivi sottratti a tassazione, di circa 2.500.000,00 di euro di iva dovuta all’erario e di un valore della produzione sottratto ad irap per circa 4.000.000,00 di euro, ed hanno portato alla denuncia, oltre del consulente, già arrestato lo scorso aprile per frode fiscale, di altri 13 soggetti, tra cui un direttore di banca, per i reati di emissione di fatture per operazioni inesistenti, dichiarazione fraudolenta, occultamento e distruzione di scritture contabili e riciclaggio.

Infine, sono state contestate 26 violazioni alla normativa antiriciclaggio relative al trasferimento di denaro contante tra privati.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE