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CANTONEIn aumento i reati contro il patrimonio

27.03.13 - 10:29
Sono in aumento i reati contro il patrimonio. Il fenomeno coinvolge l'intero territorio confederale e il settentrione d'Italia. La polizia cantonale ha pubblicato oggi i dati da cui emerge un aumento generale dei furti, cresciuti del 10% e che rappresentano quasi sei casi su dieci. In aumento i furti con scasso (+ 12,6%) e i furti da e nei veicoli (+14,5%).
In aumento i reati contro il patrimonio
Sono in aumento i reati contro il patrimonio. Il fenomeno coinvolge l'intero territorio confederale e il settentrione d'Italia. La polizia cantonale ha pubblicato oggi i dati da cui emerge un aumento generale dei furti, cresciuti del 10% e che rappresentano quasi sei casi su dieci. In aumento i furti con scasso (+ 12,6%) e i furti da e nei veicoli (+14,5%).

BELLINZONA - Sono in aumento i reati contro il patrimonio. Il fenomeno coinvolge l'intero territorio confederale e il settentrione d'Italia. La polizia cantonale ha pubblicato oggi i dati da cui emerge un aumento generale dei furti, cresciuti del 10% e che rappresentano quasi sei casi su dieci. In aumento i furti con scasso (+ 12,6%) e i furti da e nei veicoli (+14,5%). Il 35,8% delle effrazioni in abitazioni sono solo tentate, una percentuale che riflette l'efficacia delle misure preventive attuate dai proprietari, in generale ancora insufficienti.

Operazione Zigana - Nel 2012 sono una trentina le persone arrestate o attualmente ricercate a seguito di inchieste condotte nel 2012 per un ammontare della refurtiva di oltre 320.000 franchi. Alcune di queste bande sono molto ben organizzate e si sono specializzate nel colpire ville e appartamenti nella fascia orario giornaliera, dove operano scassi anche di casseforti. La refurtiva consiste quasi esclusivamente in gioielli e denaro; per il solo 2012 il suo ammontare supera il milione di franchi.

Anche per quanto riguarda le bande di scassinatori albanesi ha prodotto numerose indagini. Di solito operano al calare della notte approfittando dell'assenza dei proprietari. All'origine del rilevante aumento dei furti nei distretti di Leventina e Riviera, come pure nel Mendrisiotto, la loro attività non ha risparmiato la Svizzera centrale e il Cantone dei Grigione.

ripetuti arresti effettuati tra agosto e dicembre hanno sensibilmente attenuato il fenomeno. Si evidenzia che tenendo unicamente conto di due inchieste, sono stati fermati venti autori e tre sono stati identificati e sono tuttora ricercati. Sono stati chiariti oltre cinquanta casi di  furto per oltre 220'000 franchi di refurtiva e danni per oltre 45'000 franchi.

La percentuale di imputati con statuto di asilante per reati contro il patrimonio è passata dall’11.6% (cifra relativamente stabile nel corso dell’ultimo quadriennio) al 15.1%. Oltre ai taccheggi, modalità che li vede coinvolti in quasi la metà dei casi chiariti, si nota un loro accresciuto coinvolgimento nei furti da/nei veicoli (61.5% degli imputati identificati) e in quelli con scasso (18.5%).

In aprile sono tornati d’attualità i furti con astuzia a danno di anziani. In pochi mesi sono stati denunciati oltre trenta casi in diverse località ticinesi con refurtiva totale di oltre 260'000 franchi. Gli autori, che agiscono abitualmente in coppia, hanno convinto le vittime a farli entrare nelle loro abitazioni, quindi, con una scusa, uno di loro si allontanava rubando denaro e gioielli. Il fenomeno è stato stroncato con l’arresto degli autori.

Per quanto riguarda la truffa del falso nipote si registra un aumento dei casi, che sono passati dai 108 casi nel 2011 a 140 nel 2012. In 9 casi l'inganno è riuscito con una refurtiva complessiva di oltre 750mila franchi tra denaro e gioielli. Il fenomeno interessa l'Europa intiera.

Per quanto riguarda gli skimming i casi sono stati 12 nel 2012. Le apparecchiature per l’acquisizione illecita di dati hanno interessato principalmente apparecchi bancomat. In un'occasione l’apparecchiatura è stata applicata in una stazione di servizio ed in un altro caso presso la cassa di un supermercato. Con l’adozione di misure di sicurezza sempre più incisive da parte delle banche, gli autori hanno spostato la loro attenzione sulle stazioni di servizio, distributori di biglietti FFS e supermercati.
Al confine, in entrata dall’Italia, in otto distinte occasioni sono state controllate, fermate dalle Guardie di confine, arrestate e/o denunciate dalla Polizia cantonale 20 persone, tutte provenienti da nazioni dell’Est Europa, che cercavano di introdurre in Svizzera apparecchiature per l’acquisizione illecita di dati.

Il rip-deal consiste invece nello scambio di somme di denaro o valori (gioielli, oro, ecc…) con franchi o euro falsi o facsimili. In genere gli autori si mettono in contatto con le vittime rispondendo a inserzioni relative alla vendita di immobili, appartamenti o altri oggetti di valore. In un primo tempo i truffatori discutono sull’oggetto messo in vendita guadagnando la fiducia del potenziale compratore. Una volta ottenuta, nella trattativa inseriscono una richiesta di cambio (da franchi in euro o viceversa) vincolando questa operazione alla compravendita. Lo scorso anno sono stati segnalati tre casi di rip-deal, di cui
due a Lugano e uno a Mendrisio. La refurtiva consiste in orologi o gioielli. In un caso si è potuto intervenire per tempo impedendo che il reato fosse portato a termine, con l’arresto dei quattro autori e l'identificazione di altri sei complici. Un ulteriore arresto riguarda una persona ricercata per due colpi avvenuti in Ticino nel 2011 e uno a Ginevra durante il 2012. Tutte le persone identificate e/o arrestate
per questo genere di reato sono cittadini stranieri residenti dall’estero.

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