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Sono in corso gli interrogatori
BISSONE - Le premesse di un'inchiesta che avrebbe fatto scalpore continuano a trovare conferme. Da ieri pomeriggio il sindaco di Bissone, Ludwig Grosa, è in stato di fermo per esigenze istruttorie.
Un procedimento, quello in corso, che non aveva lasciato trapelare dettagli fino a quando, ieri mattina, la polizia non si era recata in paese per una serie di perquisizioni.
Sulla vicenda stanno indagando il procuratore generale John Noseda e la procuratrice pubblica Fiorenza Bergomi intenti - come riporta il Corriere del Ticino - a far luce sui presunti reati di natura finanziaria.
Una nota stampa del Ministero Pubblico, attesa nel pomeriggio, potrebbe fornire ulteriori dettagli.
Aria di tensioni - La situazione a Bissone mostrava già sintomi di tensioni, si pensi al contestato licenziamento cautelativo dei dipendenti comunali (in seguito ritirato), o alle accuse del PS alla maggioranza del Municipio per una gestione della cosa pubblica definita "poco ortodossa".
Si leggeva nel comunicato firmato dai consiglieri comunali Ugo Ballinari, Tanja Uboldi Ermani e Roger Bacciarini: "Dopo aver passato gli ultimi due anni e l’inizio dell’attuale legislatura a vigilare su una totale mancanza di rispetto delle regole più elementari della gestione del bene comune da parte della maggioranza dell’attuale Municipio, abbiamo deciso di scrivere al Consiglio di Stato richiedendo l’adozione di misure e provvedimenti nei confronti dell’attuale maggioranza del Municipio”.
Il "no comment" dei consiglieri comunali PS: "Attendiamo anche noi il comunicato del Ministero Pubblico prima di esprimerci. Appena ci saranno gli estremi usciremo sicuramente con una nostra presa di posizione in merito":
